A lui più che a tutti gli altri il tecnivo Aliou Cissé chiedeva di esser decisivo e l'attaccante del Liverpool nel momento più determinante, al minuto 97, ad 11 metri dal portiere rivale non ha deluso.
Certamente insoddisfacente invece Keita Balde che nemmeno contro lo Zimbabwe si scrolla di dosso la polvere che lo accompagna in maglia Cagliari. Già al 10' l'attaccante cestina una buona occasione.
E' solo il primo degli sprechi della formazione più quotata. Seguono quello di Sarr al 20' su assist di Mané e dello stesso numero 10 con due ghiotti palloni a tu per tu col portiere regalati all'estremo difensore rivale.
L'unico tentativo dei warriors è dell'esperto Knoledge Musona che cerca un lob su piazzato al 32'.
Il significato del suo nome, conoscenza dall'inglese, è ben calzante col suo ruolo di giocatore più esperto in qualità delle militanze fra le fila dell'Augusta dell'Hoffenheim in Germania e di Anderlecht e Charleroi in Belgio.
Ancora Mané a giro e Gana Gueye nel finale di tempo graziano il portiere Mhari.
Pape Cissé è sfortunato di testa in avvio di ripresa.
L'11 di Aliou Cissé divora una opportunità capitale su fuga di Diallo da destra ad un quarto d'ora dal termine ma il cross è un passaggio per l'estremo difensore avversario con Mané pronto ad insaccare, così all'85' il Senegal rischia la beffa il Senegal su cross teso di Musona per Hadebe che non riesce a spingerla in porta da due passi.
La beffa si concretizza però a parti inverse al 97' quando Madzongwe para con le mani la conclusione di Gana Gueye (decisivo il suo ingresso dal 77') e manda dal dischetto Mané la cui conclusione spiazza impeccabilmente Mhari.
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Madinga, 10 del Malawi, in azione |
Il Malawi però non sfigura affatto riuscendo a centrare la porta rivale per ben tre volte.
Se le nette favorite del gruppo B faticano lo scontro tra Senegal e Guinea potrebbe regalare già una prima eliminazione eccellente
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