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venerdì 5 novembre 2010

L' Europa League italiana finisce prima dell'inizio.

Quattro partite: due schiaffi e due delusioni. Ancora molto deludente il bilancio della spedizione nell'Europa minore dei clubs italiani. Palermo e Napoli k.o. 3-1 dopo esser state in vantaggio nellla rispettiva difficile trasferta e Juve e Samp che non si sbloccano in casa vanificando l'opportunità per fare un balzo verso la qualificazione.
Particolarmente rischiano il Palermo chiamato a vincere con lo Sparta Praga (può non bastare) e la formazione di Del Neri che dovrà espugnare Poznan, vista la vittoria dei polacchi per 3-1 sul City.
Clamoroso fallimento italiano finora: su 16 partite 2 vittorie, 9 pareggi e 5 sconfitte.


Sissoko contrasta il rivale.
La Juventus non fa un'altra impresa. Farcita di assenze, tra infortuni e indisponibili, la vecchia signora fa 0-0 a Torino con il modesto Salisburgo, firmando il 4 pari su 4 partite.
Con Giandonato in campo per le assenze di Melo e Aquilani (indisponibile per l'Europa League come Quagliarella), con Pepe nuovamente terzino causa emergenza nel reparto, la Juve cerca di far gioco ma non fa mai male a Tremmel. Degno di nota il piazzato di Alex Del Piero al 16' su cui l'ex portiere dell'Herta Berlino accompagna in tuffo in angolo. Il Salisburgo è molto più contratto rispetto al match della "Red Bull Arena" e Sissoko viene condizionato da un cartellino giallo. Amauri non trova occasioni buone come tutta la sua formazione. Del Neri perde tutte le speranze al 62' quando M. Krasic (ancora squalificato col Cesena) esce per un risentimento muscolare. Entrano altri primavera come Buechel e il giovanissimo attaccante 17enne Giannetti che prendono un gettone in prima squadra con questo pari.
Il 3-1 del Poznan sul City costringe i bianconeri a vincere in Polonia il 2 Dicembre, altrimenti sarà eliminazione.

Nocerino come Pastore:
proteste e rosso.
Ancora 3 gol al passivo per il Palermo dai russi del Cska ed i rosanero sono nell'identica situazione di Del Neri. Maccarone illude al 10' con un bel colpo di testa su assist del rientrante Miccoli che gela il "Luzhniki"; ma il Cska inizia a dimostrare la sua vivacità davanti a Benussi, la cui porta corre inevitabili pericoli dal 30' quando Nocerino si fa espellere per somma d'ammonizioni. Rosanero ancora in dieci come all'andata.
Il fortino regge fino a fine tempo, poi il crollo. Honda pareggia subito al 47' e Necid stende i siculi con due reti dal 50' al 54'. Partita decisiva per gli uomini di Rossi con lo Sparta Praga.

Disljenkovic salva su Dessena.
Disljenkovic blocca la Samp senza Cassano a "Marassi". I doriani pareggiano per 0-0 contro il Karkhiv ma avvicinano notevolmente la vittoria solo nel primo tempo con Pozzi e Cacciatore vicinissimi alla rete nell'ultimo quarto d'ora. L'assenza di "Fantantonio" è percepita dal pubblico come fattore condizionante ed uno striscione inneggia al numero 99 con le parole "Padre e figlio non si lasciano mai!".

Lavezzi magico, Dossena sciagura.
Ciò che il Sud America crea Dossena distrugge a Liverpool dove il Napoli parte bene e regala ai tifosi mezzora da sogno con un Lavezzi ancora sugli scudi e vicino al gol da urlo al 23' con botta da fuori. Poi Cavani serve il pocho di testa che scatta sul filo dell'offside e fulmina Reina cinque minuti dopo. De Sanctis trema però al 31' su tiro di 'Ngog.
Nella ripresa Hodgson butta Gerrard nella mischia ma è subito la punta francese a spaventare ancora De Sanctis che fa il miracolo.
Poi inizia la fiera dell'orrore per Dossena che regala con un appoggio aereo su un pallone buttato dentro dalla mediana il tiro a Raul Mereiles, protagonista d'un clamoroso errore.
Gerrard ci prova su punizione al 71' ma San Gennaro salva gli asinelli, poi nessuna intercessione può graziare il Napoli quando Dossena regala al capitano dei reds il pari dopo la chiusura su Shelvey e il catino del Mersey può esplodere a un quarto d'ora dalla fine. Aronica a tre minuti dalla fine concede il rigore a Gllen Johnson e Gerrard firma la condanna.
Continua come un film del terrore la partita dell'ex Dossena che regala al capitano anche l'hattrick un minuto dopo. Pallonetto dolcissimo, come il risultato che qualifica gli inglesi e costringe il Napoli a battere la Steaua.

            

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