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venerdì 8 aprile 2011

L'Europa League parla latino. Volano il Villareal e le portoghesi.

Dopo i quarti di finale di Champions dove tutto sembra deciso dopo il solo turno d'andata anche i primi match della sorella minore di continente sembrano aver espresso verdetti per lo più definitivi.
Alle scorpacciate di gol di Real e Barca segue quella del Villareal che stende per 5-1 il Twente con una partita dominata in lungo ed in largo.
La Spagna piazza tre squadre tra le prime 4 delle due competizioni; mentre le portoghesi questa sera hanno fatto altrettanto bene portandosi in netto vantaggio per l'approdo alle semifinali.
Roboanti le vittorie del Porto e del Benfica mentre per il Braga è arrivato un pareggio per 1-1 molto positivo perché ottenuto a Kiev.

Sono scivolati via senza divertire i quarti della Europa League, come accaduto per la Coppa dalle grandi orecchie, frastornati da risultati tennistici che sembrano render inutili le gare di ritorno.

Marchena, una vita a Valencia.
Il Villareal ha impiegato 22 minuti per mettere in discesa la gara col Twente, fatale a Spalletti, per poi sbloccare con Marchena per via aerea. La gara perde il suo equilibrio a fine tempo col palo di Nilmar e la rete di Borja Valero, dimenticato dal fuorigioco olandese. Il submarino fa anche il terzo prima del thé caldo con un colpo di testa del brasiliano sfortunato poco prima.
Rossi nella ripresa trasforma la partita di Mihajlov in un calvario con una gemma delle sue e poi serve a Nilmar la doppietta del fragoroso 5-0 cui la rete di Janko può solo far il solletico.

Falcao spettacolare al "Bessa Dragao".
Con lo stesso risultato il Porto si sbarazza del Cska, subito pericoloso con Wellington al 7' dalle parti di Helton (bravo a respingere), poi colpito da Falcao. Basta questo centro a far sparire i russi, trionfatori in una recente edizione ma affondati nella ripresa. Varela trova il raddoppio con una grande volé mancina mentre Maycon fa il terzo. Kombarov accorcia le distanze, ma la qualificazione viene comunque compromessa da un nuovo gol dei lusitani griffato da Falcao, il quale porta a tre i suoi spettacolari centri coronando una serata di gloria.

La sfida Portogallo-Olanda si rinnova in Benfica-Psv ed anche in questa circostanza è una gara già chiusa: chiusa con un sonoro 4-1 per le aquile da subito nel vivo con una traversa di Saviola, prima che Aimar diventi autore del gol del vantaggio. Savio fa 2 e 3-0 con uno show personale di tutto rispetto (dribbling da matti per il gol con il quale chiude la sua doppietta) e lo stesso Aimar risponde al tentativo di Labyad di riaprire i giochi con la rete del 4-1 allo scadere.

Follia di Sheva. Rosso e missione
semifinale affidata ai compagni.
Un sorriso, più stretto, se lo mette sulle labbra anche il tecnico del Braga che esce dal "Valery Lobanowsky"  di Kiev con tante notizie positive, nonostante il pareggio: la prima è che l'1-1 può permettere un pari a reti bianche al "Municipal", la seconda è il rosso a Sheva squalificato per il ritorno.
Il rosso dell'ex Milan è folle, quasi non da lui, visto che il numero 7 calcia il pallone in porta dopo la segnalazione di offside e si fa sventolare in faccia il secondo e decisivo giallo.
Forse Sheva voleva il gol, trovato invece dal promettente Yarmolenko, ma beffa per gli ucraini è arrivata dall'autogol di Gusev che ci consentirà di assistere almeno ad una sfida di ritorno con vivo interesse.

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