Questa sera, dopo la qualificazione della Lazio e delle tre squadre della Champions, l'Udinese ha chiuso con il punto necessario al passaggio del turno nell'impegno contro il Celtic in Friuli.
La formazione di Guidolin ha giocato senza la solita verve nella prima frazione, forse perché non serviva il gol a tutti i costi, ma questo atteggiamento le è costato dover affrontar la gara in salita nonostante la presenza in campo di Sua Maestà Totò Di Natale.
Poteva esser una serata clamorosamente amara quella veneta dell'Udinese.
Un primo tempo che avrebbe acceso le fantasie dei più inguaribili pessimisti è stato però cancellato dalla puntualità in fase realizzativa di Totò Di Natale, già pericolosissimo al 12' con uno splendido lob che fa la barba al palo della porta difesa da Forster in uscita.
| Avvio pessimo. Celtic in vantaggio. |
Più tardi Samaras non incontra invece alcun ostacolo ma chiude largo sul diagonale al 24'. Sembra lui poter esser l'uomo del match invece una respinta imperfetta di Handanovic regala la rete a Hooper al 28'. Anche i mostri sbagliano; ma l'Udinese è lenta.
Poi una mezza palla per Di Natale diventa il pretesto per dimenticare 45 minuti decisamente poco "rock" (come direbbe il miglior Celentano) e il numero 10 insacca su sponda aerea di Asamoah.
| Di Natale celebrato dai compagni. |
Asamoah prova per primo a far male e chiuder i giochi ma il suo tiro è parabile e Forster s'allunga bene in presa, mentre il portiere risulta miracoloso sul ghanese al 65' quando lo stesso centrocampista s'allunga in spaccata e trova il corpo del guardiano rivale poi il palo.
Successione opposta invece quella che nega il nuovo vantaggio agli ospiti: Cha Du Ri colpisce il palo con un mancino ma la sfera rimbalza sulla schiena di Handanovic, felino nell'evitare l'autorete e l'eliminazione.
A domani per il sorteggio con un bel 5 su 5.

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