Le ragazze del Wolfsburg hanno infatti conquistato questa notte la loro prima Champions League allo Stamford Bridge superando nella finale della dodicesima edizione le campionesse francesi dell'Olympique Lyonnays per 1-0, riuscendo così a centrare il trofeo al primo tentativo come 1. FFC Frankfurt, 1. FFC Turbine Potsdam e FCR 2001 Duisburg.
A. Abily, abituata a decidere, trova pan per i suoi denti: resta a bocca asciutta. |
Per le teutoniche è però decisiva l'esperienza delle sette giocatrici in campo che hanno già sollevato la coppa, mentre le transalpine, che venivano da due successi consecutivi nella massima competizione europea, vengono superate per la prima volta nei tempi regolamentari da quando siede in panchina coach Patrice Lair, alla guida del team da 120 gare e dall'anno 2010.
La Kessler e la Rapinoe si dividono la scena al Bridge nel primo tempo. |
La bella Camille Abily, decisiva nelle due finali, è ben contrastata nei primi 45' e sull'unica insidia creata con il tocco per la compagna svedese, Lotta Schelin, la risposta del portiere delle biancoverdi, Alisa Vetterlein, è impeccabile.
L'abbraccio tra le protagoniste: la Popp, sacrificata, e la Müller, match-winner. |
Il coupe de theatre è per le tedesche che al 73' sfruttano l'episodio decisivo con Martina Müller, esempio di bandiera al femminile vista la sua appartenza al club sin dai tempi della Bundesliga Zwei.
La numero 25 si presenta dal dischetto per il fallo di mano di Laura Georges e firma un triplete rosa con le lupe campionesse di Germania, vincitrici della BundesPokal e regine d'Europa.
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