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venerdì 24 maggio 2013

Anche il calcio femminile parla tedesco. Wolfsburg campionesse d'Europa.

Aspettando Wembley c'è un cuore tedesco che già festeggia un titolo europeo a Londra, nel prestigioso stadio del Chelsea.
Le ragazze del Wolfsburg hanno infatti conquistato questa notte la loro prima Champions League allo Stamford Bridge superando nella finale della dodicesima edizione le campionesse francesi dell'Olympique Lyonnays per 1-0, riuscendo così a centrare il trofeo al primo tentativo come 1. FFC Frankfurt, 1. FFC Turbine Potsdam e FCR 2001 Duisburg.


A. Abily, abituata a decidere, trova pan
per i suoi denti: resta a bocca asciutta.
Impresa delle lupe che conquistano il trofeo nonostante il tecnico Ralf Kellermann sia costretto a mandar in campo un undici rimaneggiato con Alexandra Popp, già vincitrice della Coppa, arretrata nel ruolo di terzino al posto della titolare Feist.
Per le teutoniche è però decisiva l'esperienza delle sette giocatrici in campo che hanno già sollevato la coppa, mentre le transalpine, che venivano da due successi consecutivi nella massima competizione europea, vengono superate per la prima volta nei tempi regolamentari da quando siede in panchina coach Patrice Lair, alla guida del team da 120 gare e dall'anno 2010.

La Kessler e la Rapinoe si dividono
la scena al Bridge nel primo tempo.
Francesi insidiose con la Rapinoe, dopo una botta del capitano delle tedesche Nadine Kessler: dalla bandierina il numero 7 di Loir trova il colpo di testa di Amandine Henry, che finisce di poco a lato.
La bella Camille Abily, decisiva nelle due finali, è ben contrastata nei primi 45' e sull'unica insidia creata con il tocco per la compagna svedese, Lotta Schelin, la risposta del portiere delle biancoverdi, Alisa Vetterlein, è impeccabile.

L'abbraccio tra le protagoniste: la Popp,
sacrificata, e la Müller, match-winner.
Piovono occasioni nell'acquitrino londinese per il Lione nella ripresa con la Schelin che non riesce a sfruttare un'azione della numero 12 Elodie Thomis, scivolando al momento del tiro, e la stessa autrice dell'assist fermata poi dalla Vetterlein, brava anche su una botta della Abily.
Il coupe de theatre è per le tedesche che al 73' sfruttano l'episodio decisivo con Martina Müller, esempio di bandiera al femminile vista la sua appartenza al club sin dai tempi della Bundesliga Zwei.
La numero 25 si presenta dal dischetto per il fallo di mano di Laura Georges e firma un triplete rosa con le lupe campionesse di Germania, vincitrici della BundesPokal e regine d'Europa.

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