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giovedì 11 luglio 2013

Non bastano i miracoli di Guzmán. L'Atletico Mineiro ribalta: Dinho in finale.

Dinho guida i suoi alla finale di Copa Libertadores con una grande partita che consente all'Atletico Mineiro di ribaltare il k.o. per 2-0 subito all'andata dal Newell's Old Boys nella semifinale.
Il gaucho ex Milan illumina la scena dopo appena 3' servendo in verticale una palla perfetta per Bernard che lascia scorrer sulla sinistra per trafiggere Nahuel Guzmán.
Sembra l'inizio d'una partita in discesa per il galo ma il portiere rivale disputa un primo tempo da applausi ed il punteggio resta inchiodato sul vantaggio di misura. Jò ci prova subito al 6' ma Guzmán blocca a terra prima dell'infortunio di Heinze che lascia la battaglia al 25'.

Nahuel Guzmán muro invalicabile.
Il muro leproso diventa eroico dopo la mezzora: Guzmán compie infatti il primo miracolo su Bernard al 34' deviando il tiro della doppietta con un colpo di reni strepitoso vista la deviazione col ginocchio di Marcos Cáceres. Un minuto più tardi ferma una strepitosa triangolazione tra il momentaneo match-winner e Diego Tardelli uscendo a corpo morto sul bomber pelato e sacrificando la testa.
Dopo nove lunghi minuti di sospensione il guardiano compie un altro prodigio nel maxi-recupero tappando la porta a Josué al 48'.
Dalla parte opposta Victor dimostra di non aver lo stesso stile, ma si salva sul tentativo di Maxi Rodriguez di metà tempo: l'ex Liverpool delizia tutti con un gran tunnel su Josué prima del the caldo.

Jò duramente constrastato da V. Lopez. 
Ripresa epica per i toni di lotta che assume la gara: al 50' manca un rigore ai brasiliani per la spinta di Diego Mateo su Tardelli, al 66' Pierre rifila un calcione nel basso ventre a Rinaldo Cruzado e, quando mancano meno di 15' al termine l'arbitro Silvera deve sospender la gara per un guasto all'impianto d'illuminazione dell'Estádio Governador Magalhães Pinto.
Dinho visibilmente contrariato vorrebbe proseguire per non perder l'inerzia; ma il fenomeno sarà decisivo.

Victor compie la parata decisiva.
Ci pensa Guilherme ad avvisare gli argentini che la fine è vicina: il giocatore entra per l'autore dell'1-0 e spaventa subito i rosarini con un sinistro che sibila a pochi centimetri dai pali di Guzmán dopo una punizione rapidamente calciata da Ronaldinho. Due minuti più tardi il numero 17 invece è molto più preciso ed impatta al volo un cattivo rinvio di Mateo all'85' per condannare il team di Gerardo Martino ai rigori. 
Dagli 11 metri la storia dei lebbrosi d'Argentina non cambia con la quarta sconfitta su quattro trasferte in Brasile, nonostante gli erroracci dei casalinghi: Alecsandro, Scocco, Guilherme e Vergini sono impeccabili, poi Jò e Richarlyson regalano l'opportunità ai rivali con i propri errori ma gli Casco e Cruzado compensano l'imprecisione rivale. Dinho non sbaglia e Victor chiude su Maxi Rodriguez.

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