Nell'attesa della soluzione del quesito Mazzarri non sta a guardare con l'Inter, che stende 3-0 il Massimino al "Cibali", campo spesso negativo per il tecnico calabrese cui Jonhatan in versione Maicon vecchio stile spiana la strada al 19': sgroppata da destra e Palacio deve solo poggiare in rete.
Gli etnei, appena ceduto Barrientos al Al-Jaish (Qatar), accarezzano l'idea del pari con una sberla di Tachtsidis ma crollano nella ripresa sotto i colpi di Nagatomo e Alvarez.
Il brasiliano meno atteso fa gioire il Milan che attende di abbracciare Kakà, tornato nella San Siro rossonera a parametro zero, ma nel mentre ringrazia Robinho che Mr. Max preferisce ad un malinconico El Shaarawy contro il Cagliari: Binho ripaga al 7' con l'1-0. Agazzi, il cui idolo è Abbiati, compie un miracolo al 30' su Balotelli ma deve arrendersi al tap-in di Mexes, poi Cossu riapre la gara con una conclusione sotto la traversa soli 3' più tardi. Supermario si prende però lo scettro al 62' abbattendo la porta per il 3-1.
La Fiorentina invece passeggia al "Marassi": Aquilani, Rossi (grazie a Pa-Perin!) e Gomez portano gli ospiti sul 3-0 nel primo tempo, ma Gila con un gol d'autore riapre la gara al 54'. L'illusione dura un minuto con la doppietta di Rossi, dedicata al padre scomparso. Lodi accorcia su rigore poi l'11 di Montella va sul 5-2 con la doppietta del n° 33.
Il Toro recrimina a Bergamo: miracolo qui di Consigli su tiro di D'Ambrosio. |
La speranza ducale è cancellata dal rigore del 3-1 di Luis Muriel allo scadere.
Sorridono anche l'Atalanta, che stende con le reti dei centrali Stendardo (già al bis!) e Lucchini il Toro, ed il Livorno: gioiscono gli amaranto che vincono uno scontro salvezza sul Sassuolo con doppietta di Emeghara e sigillo di Paulinho.
La gemma di Koné, abituato a stupire. |
Nella ripresa spettacolo puro con un gol in rovesciata di Koné che da il vantaggio ai felsinei al 71' cui replica Gabbiadini con un siluro su punizione da 35 metri.
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