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venerdì 2 maggio 2014

L'euro sogno bianconero scivola via.
Il Benfica ostruzionista gela lo Stadium.

Avanti i portoghesi allo Stadium. Il Benfica di Jorge Jesus beffa la Juve in casa negandole con tutti i mezzi il gol. La formazione di Conte che deve rimpiangere la dabbenaggine mostrata nella sconfitta per 2-1 in terra lusitana, ha dal canto suo il demerito di partire forte e sparire alla distanza.
Pirlo, con un tiro da fuori alzato da Oblak (preferito ad Artur), e Vidal, con un destro al volo da zona defilata sono subito pericolosi. Il duo Tevez-Llorente sembra balbettare, ma l'argentino, che ha invitato in tribuna Maradona, arriva solo con una frazione di secondo di ritardo sulla palla spacca-partita.
A fine tempo un sussulto scuote il match: scavino di Pogba per Asamoah il quale s'inserisce sulla mancina con un cross per Vidal che schiaccia di testa superando l'estremo ospite, ma tra il cileno ed il gol c'è la capoccia di Luisao.

Il Benfica guadagna tempo in ogni modo. 
Tutti giù per terra i lusitani nel secondo tempo dove l'ostruzionismo è l'arma vincente dell'11 di Jesus.
L'inizio secondo tempo sembra promettere bene per gli ospiti che trovano una buona chance con Rodrigo in area, ma il giocatore spreca un tiro favorevolissimo.
Il giostraio Pirlo è contenuto da Oblak su calcio da fermo mentre Markovic stacca con mano larga su Llorente venendo graziato da Clattenburg.
L'arbitro è l'unico protagonista del finale: al 65' manda in doccia Perez col secondo giallo per scorrettezza su Vidal, poi ammonisce Oblak per perdita di tempo, ma manca in diverse occasioni di sveltire la ripresa del gioco quando le aquile restano con le ali basse a terra: nell'ultimo quarto d'ora si contano quasi sei episodi di giocatori stramazzati al suolo e tre ingressi di barella. Quasi non si gioca più.
Nel frattempo Giovinco entra per Bonucci mentre l'impalpabile Llorente e l'esausto Vidal vengono sostituiti da Osvaldo e Marchisio: l'italo-argentino la butta in porta all'82' su sponda di Pogba, ma i due sono in offside. Il Benfica continua nella sua tattica ed in panchina è rissa con rossi a Vucinic e Markovic.
La Juve abbandona mestamente l'opportunità della finale in casa. Lacrime di pioggia direbbe Venditti.

Mbia decisivo nell'euro derby iberico.
La regina delle rimonte è anch'essa beffata: al Valencia infatti questa volta l'impresa sfugge proprio a tempo scaduto sui connazionali del Siviglia, impostisi 2-0 in casa. A condannare i casalinghi a tempo scaduto Mbia, autore d'un gol in netto offside all'andata.
La formazione di Pizzi ripete praticamente la gara interna giocata col Basilea quando doveva rimontare tre gol agli svizzeri e sblocca già al 14' con un tiro di Feghouli deviato sotto la traversa di Beto. Al 26' la situazione è già in parità grazie alla carambola sul colpo di testa di Jonas che tocca la traversa e la schiena del portiere avversario.
Il gol che sposta gli equilibri lo trova Mathieu al 69' con un piattone mancino in area di rigore che rilassa gli uomini di Pizzi. Il gioco dell'amministrare dura quasi fino alla fine, ma al minuto 93' i sivigliani con una disperata rimessa da destra trovano la zuccata vincente di Mbia. Emery beffa il suo ex club e va contendere la coppa alle aquile portoghesi.

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