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mercoledì 22 ottobre 2014

I stop pesantissimo per Garcia: 7-1.
Come all'Old Trafford ma nulla è perso.

Sembrava l'Old Trafford ieri sera l'Olimpico di Roma nella sfida di Champions tra giallorossi ed il Bayern Monaco dell'ex Benatia. Il 7-1 finale per i tedeschi ora mette davanti ad un bivio i lupi: chinare la testa e lavorare ancora più duramente oppure continuare ad affidarsi a facili entusiasmi.
Sul terreno di gioco la squadra di Garcia ha sempre fatto valere la propria concretezza, il gioco e la velocità, armi vistesi ieri solo negli ospiti che hanno affondato la lama nel burro già al 9' con Robben e con l'uno-due Götze-Lewandowski in un minuto. Al 30' raddoppia l'olandese e Müller fissa il 5-0 dal dischetto al 45'.
Qualche sussulto casalingo ad inizio ripresa con palo di Gervinho e grande intervento di Neuer su Florenzi. La Roma riesce a non uscire a secco dal match col gol dell'ivoriano al 66' ma l'avversario onora la gara fino in fondo con i sigilli di Ribery al 78' e Shaqiri all'80'.

Il solito Doumbia riapre la sfida.
Il City KOLA a Mosca dove si lascia sfuggire 3 punti già ottenuti nel pomeriggio rendendo il successivo k.o. tennistico della Roma assai meno pesante.
L'11 di Pellegrini va a riposo con un doppio vantaggio firmato da Aguero, in rete da 0 metri al 29', e dalla stella di casa Milner, ma a metà ripresa i russi riescono a riaprire i giochi col solito Doumbia.
La squadra di casa potrebbe amministrare grazie alle sue doti negli ultimi 25' ma Kolarov regala un rigore a Doumbia negli istanti finali che fissa la doppietta all'86' e regala un punto ai suoi.

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