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mercoledì 30 settembre 2015

Mou cade nel suo Dragao: blues bruciati per 2-1.
Gunners k.o. al Pireo. Eduardo mani di forbice.

Mani inaffidabili quelle dei portieri della seconda giornata di Champions League ma Eduardo non è certo una sorpresa in tema di inattesi strafalcioni negli interventi.
Come infatti abituatici ai tempi del Genoa, il portiere portoghese ci mette del suo nel k.o. della Dinamo Zagabria all'Allianz Arena dove non è certo la supremazia bavarese l'oggetto della discussione. Douglas Costa buca infatti subito sul proprio palo il portiere ospite con un tiro cross mancino al 13'. Certo se un difensore 18enne ti regala il raddoppio tutto è più facile: Benkovic avrebbe una vita per disimpegnare centralmente dopo il controllo di testa ma sviene di fronte a Thiago Alcantara che apre per il raddoppio di Lewandowski al 21'. Eduardo si fa sfuggire 4' più tardi un tiro di Götze e la gara si chiude. Nella ripresa doppietta di Lewa. 10 gol in 7 giorni non necessitano elogi.
Non va meglio all'Arsenal che rimedia il secondo k.o. nel girone: Pardo con un destro da fuori e Walcott 1' più tardi fanno botta e risposta attorno alla mezzora, ma Ospina entra negli spogliatoi per la pausa con 5' d'anticipo e si fa sfuggire in porta il corner di Fortounis. Il muro greco è ottimo fino al 65' quando Sanchez insacca piazzando di testa su traversone da destra di Walcott ma Finnbogason sigla 60'' il successo greco, salvato da un grandissimo intervento di Roberto su piazzato di Sanchez.

Diego Costa si dispera, Iker si carica.
Rivincita per Casillas su Mourinho nel match del Dragao dove il tecnico portoghese tornava nella città dei suoi primi importanti Natali calcistici.
L'ex portiere del Real a confronto con Diego Costa nega subito il vantaggio agli ospiti che vengono puniti al 39': azione stupenda di Brahimi sulla sinistra, Ivanovic è bevuto, miracolo di Begovic sul destro a girare verso il palo lontano ed appoggio vincente di André André. Una avulsa giocata di Willian rimette in piedi la gara dei blues con una punizione sublime da 13 metri. La parità dura 3' perché Maicon insacca di testa su corner. Diego Costa rinnova il suo duello con Casillas nel finale e lo batte ma sul destro a girare è la traversa a voltargli la faccia.
Nello stesso gruppo non può sorridere il Maccabi Tel Aviv di ritorno in Champions dopo 11 anni. La Dinamo spiega in 4' come funzionano le cose con il gol di Yarmolenko su apertura di Derlis Gonzalez ed il paraguayano raddoppia al 50'. 2-0 in Israele per gli ucraini.

Tutti devono congratularsi con Hulk.
Lo Zenit è leader nel girone H tra lo stupore. L'arcigna squadra di Villas Boas vive di un talento indiscusso: Hulk per il quale l'epiteto di incredibile è davvero perfetto.
Nella solita prova di forza del brasiliano contro il Genk assist fantastico per Dzyuba dopo una grande azione dalla destra al 35' e tocco vincente per Shatov al 67' dopo il pari con piattone volante di Matton al 55'. Solo una grandissima parata di Sels nega il gol al #7 su un poderoso calcio piazzato.
Sono i molti legni del De Gerland invece ad impedire una pioggia di reti in Lione-Valencia. Le squadre imprecano per ben quattro volte nell'1-0 deciso comunque dal giocatore forse più forte in campo: l'algerino Sofiane Feghouli che segna con un missile terra-aria al 35'.
L'ex Marsiglia Valbuena trova un grandissimo intervento di Jaume a negargli un gol fatto su un'impeccabile punizione dai 20 metri.

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