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giovedì 1 ottobre 2015

La lezione di Paulo in UEFA Europa League.
Poker della Fiorentina nella casa del suo mister.

Cala il sipario al triplice fischio di Aleksandar Stavrev allo "Estadio do Restelo". I numeri sulla ruota portoghese sono nell'ordine: 10, 30, 4, 22. Si, perché ad aprire lo spettacolo viola di Belenenses-Fiorentina è il furto di Bernardeschi, che da rapace si getta sulla ribattuta (generata del missile targato Vecino) e regala a Paulo Sousa il vantaggio. Quella che ne segue è una vera e propria lezione, perché la Fiorentina, fresca di primato, dopo aver strapazzato a domicilio l'Internazionale di Mister Mancini (1-4), mette nuovamente sul campo tutta la qualità e la solidità che la contraddistingue.
Tutto qui? Assolutamente no, ci pensa Khouma el Babacar a finalizzare una delle dieci palle gol a disposizione del pacchetto avanzato fiorentino, quando a tempo quasi scaduto nella prima frazione di gioco apre il piattone e raddoppia per gli ospiti.
Il Belenenses è un vero e proprio materasso e nella ripresa i ragazzi di Mister Sousa passeggiano a piacimento, anche se, a dirla tutta, ci sono da aspettare 38 primi di gioco per vedere il povero Tonel depositare la palla in fondo al sacco: il suo.
Prima del fischio finale lo spazio è tutto dedicato alla poesia: Pepito Rossi è tornato al gol, ma in primis, a calpestare il campo per tutti i 90 minuti. E' sua l'ultima gemma, game, set and match per i viola, 0-4! Attenzione però, domenica alle 20:45 arriva al Franchi l'Atalanta, la testa è già li.

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