Cala il sipario al triplice fischio di Aleksandar Stavrev allo "Estadio do Restelo". I numeri sulla ruota portoghese sono nell'ordine: 10, 30, 4, 22. Si, perché ad aprire lo spettacolo viola di Belenenses-Fiorentina è il furto di Bernardeschi, che da rapace si getta sulla ribattuta (generata del missile targato Vecino) e regala a Paulo Sousa il vantaggio. Quella che ne segue è una vera e propria lezione, perché la Fiorentina, fresca di primato, dopo aver strapazzato a domicilio l'Internazionale di Mister Mancini (1-4), mette nuovamente sul campo tutta la qualità e la solidità che la contraddistingue.
Tutto qui? Assolutamente no, ci pensa Khouma el Babacar a finalizzare una delle dieci palle gol a disposizione del pacchetto avanzato fiorentino, quando a tempo quasi scaduto nella prima frazione di gioco apre il piattone e raddoppia per gli ospiti.
Il Belenenses è un vero e proprio materasso e nella ripresa i ragazzi di Mister Sousa passeggiano a piacimento, anche se, a dirla tutta, ci sono da aspettare 38 primi di gioco per vedere il povero Tonel depositare la palla in fondo al sacco: il suo.
Prima del fischio finale lo spazio è tutto dedicato alla poesia: Pepito Rossi è tornato al gol, ma in primis, a calpestare il campo per tutti i 90 minuti. E' sua l'ultima gemma, game, set and match per i viola, 0-4! Attenzione però, domenica alle 20:45 arriva al Franchi l'Atalanta, la testa è già li.
giovedì 1 ottobre 2015
La lezione di Paulo in UEFA Europa League.
Poker della Fiorentina nella casa del suo mister.
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