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venerdì 23 ottobre 2015

Due sorrisi ed un brutto tonfo della Fiorentina.
La viola rischia di salutare l'Europa League.

Berisha congela i norvegesi del Rosenborg all'Olimpico in una gara messasi subito malissimo per la Lazio rimasta in 10 per un fallaccio di Mauricio al 5'. Pochi istanti prima Leiva di testa e subito dopo Mauri da due passi avevano colto un dopppio palo.
Nonostante l'inferiorità al 27' Candreva trova la palla del vantaggio per Matri che batte in diagonale l'estremo ospite.
A questo punto inizia la serata di Berisha bravo e fortunato a fine tempo: bravo quando allunga sul palo un tentativo da distanza ravvicinata di Cernick, fortunato quando la palla calciata da Soderlund trova ancora il palo col portiere ormai battuto.
Nel momento peggiore l'11 di Pioli raddoppia: Matri apparecchia per il piattone vincente di Felipe Anderson al 53'. Davvero rinato l'ex di Milan e Juve.
C'è ancora Soderlund ad impensierire la formazione nostrana: Cernik lo trova due volte di testa ma, se l'ariete è pericolosissimo al 68', fa assai peggio dopo
Gara chiusa a 13' dalla fine con un rigore guadagnato da Matri. Candreva si fa respingere il tiro però insacca sulla ribattuta. Berisha chiude la sua serata di gloria negando il gol dagli 11 metri a Soderlung dopo un fallo di Konko.
Un gol di Romain Hamouna prima del thé caldo regala il successo al Saint-Etienne a Dnipro.

Nella giostra di Maurizio Sarri torna
ad esaltarsi anche José Maria Callejon.
Napoli accademico e vincente a Herning in casa del Midtjylland. Uomini di Sarri in vantaggio con un golazo di Callejon in lob scivolato su lancio di Koulibaly al 18'. Alla mezzora il raddoppio con una strepitosa orchestrazione da destra sulla quale Callejon trova Gabbiadini in estirada. Il Gabbiano fa metter le ali agli azzurri al 39' con una favolosa giocata mancina poi i danesi accorciano con una carambola. Al 43' Callejon prova a superare Gabbiadini per tasso di spettacolosità ma coglie la traversa con un tiro liftato da fuori area e lo spagnolo si galvanizza riprovando un velenoso destro al volo in apertura di ripresa, ma la sfera è fuori d'un amen. Pusic accorcia con un tiro deviato davanti a Reina a fine tempo e nella ripresa i bianco-azzurri appaiono troppo rilassati e rischiano di far rientrare in gara gli scandinavi che al 90' trovano una clamorosa traversa con un cross sbagliato da destra, ma nel recupero Higuain cala il poker in diagonale.
A Varsavia si dividono la posta Legia e Bruges: De Fauw sigla il vantaggio belga a fine tempo e Kuchrazyk risponde in apertura di ripresa.

Al secondo castigo in casa la Fiorentina di Paulo Sousa, regina indiscussa in A, rischia di saltare in Europa League.
L'avvio sembra dei migliori con una punizione di Mati Fernandez che genera una maxi-mischia salvata sulla linea con Babacar pronto al tap-in, invece le occasioni mancano ed è proprio il numero 30 che al 58' Babacar ne produce una con un bel destro respitnto da Buric.
Al 64' i polacchi sbloccano grazie ad una diagonale errata di Astori su Lovrencsics il cui cross trova pronto per la firma Kownacki.
La reazione di pancia sta in una gran botta di Vecino al 74' sulla cui respinta il neo-entrato Bernardeschi è troppo egoista. Così Gaios raddoppia col piattone mancino da due passi all'82'. Quando Fernandez fugge sulla mancina al 90' e trova il gol di Rossi sembra ormai tardi ed invece a tempo scaduto Babacar manca di depositare in porta la rete del pari di testa dopo una respinta incompleta del portiere ospite. La viola chiude in 10 per rosso a Rebic.
Per fortuna il Basilea (6 punti) da una mano facendosi rimontare in casa dal Belenenses che rimedia già nel primo tempo al poderoso stacco di Lang al 15' con le reti di Hugo Leal (stupenda botta da fuori) e Kuca. Ora la viola è sì quarta ma con 3 punti rispetto ai 4 di Basilea e Lech.

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