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domenica 22 novembre 2015

Dybala rompe la mediocrità: 1-0 Juve sul Milan.
Allegri si avvicina. Roma fermata al Dall'Ara

Un guizzo di Dybala decide una gara opaca allo Stadium tra Juventus e Milan consegnando a Massimiliano Allegri il terzo successo consecutivo in A e portando la Signora davanti ai rossoneri.
Il tecnico ex di turno presenta una formazione priva di Bonucci e Morata (al suo posto Mandzukic) in vista dell'impegno col City mentre Mihajlovic ripropone Donnarumma tra i pali e davanti schiera un tridente privo di Luiz Adriano con Cerci, Bacca e Niang.
Sul rettangolo di gioco si vedono per oltre mezzora tocchi brevi ed imprecisi e zero tiri in porta lasciando fino al 27' la cronaca scarna di fatti: in questo momento infatti Cerci si divora un lancio prezioso di Bonaventura, faro nel buio della mediana rossonera, angolando verso la bandierina un colpo di testa da due passi. Un minuto dopo Alex Sandro rileva l'infortunato Evra.

Donnarumma-Pogba: il calcio del futuro.
Donnarumma conferma quanto di buono fatto vedere precedentemente, soprattutto con l'Atalanta, andando al riposo con un bell'intervento su una punizione deviata di Hernanes (sostituito da Bonucci al 45') ma soprattutto su una sassata di Pogba all'ora di gioco.
Il portiere del futuro deve inginocchiarsi inesorabilmente al 65' quando lo stesso Pogba avvia l'azione con un tocco di prima sulla corsia mancina mandando il neo entrato terzino brasiliano al cross per Dybala che fa il resto: gran controllo al volo e mancino in porta.
Allegri concede la standing-ovation all'ex rosanero con l'ingresso di Morata all'80' e l'uscita dal campo della punta è una marcia trionfale. Al 93' Cerci soffia verso la porta col mancino dal vertice dell'area, ma Buffon non è portiere da subire gol nello spazio di un solo tiro e la Juve torna nell'orbita.

Destro senza pietà per la sua ex squadra.
Pomeriggio malDestro per la Roma che scivola in un pareggio in un Renato dall'Ara inzuppato di pioggia.
Il Bologna della nuova gestione Donadoni (7 punti in 3 partite) esulta dopo soli 10' ma sull'assist di Giaccherini Meunier è giudicato da Rocchi in offside ed il gol non viene convalidato.
La condanna è rimandata al quarto d'ora quando Adam Masina, uno dei migliori esterni attualmente nel campionato nostrano, sfrutta una mischia su corner per infilzare Szczesny da due passi col mancino. Mirante salva il vantaggio uscendo su Florenzi in scivolata oltre la sua area di rigore e beccandosi un giallo per aver toccato con le mani, le stesse che sono decisive sul piazzato successivo di Pjanic nell'angolino basso a destra; ma in avvio di ripresa Mounier imita Chiosa in Pescara-Avellino e manda il bosniaco da dischetto e questa volta è parità.
Rossettini stende Iturbe al 76' ed i lupi la ribaltano con un altro penalty, firmato da Dzeko.
Grave errore pensare al game-over perché Torosidis falcia Giaccherini appena entrato in area e Destro dal dischetto può sfogare tutta la sua rabbia contro Garcia quando ormai mancano solo 3' al termine.

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