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domenica 15 novembre 2015

Pescara e Brescia continuano la corsa.
Rallenta il Crotone, raggiunto nel finale

Il Crotone delude al Biondi di Lanciano ma si rammarica per il modo in cui gli scivolano via i tre punti. Gli squali vanno in vantaggio al 19' con una deviazione da parte di Ricci sul corner affilatissimo di Stoian sul quale basta un ciuffo dei capelli del numero 7 per buttarla dentro, ma nel corso del match concedono troppo agli abruzzesi che al 27' si vedono negare il pari di Marilungo solo dalla traversa. Cordaz fa il resto all'85' opponendosi di piede a Bacinovic dovendo però chinare la testa un minuto dopo quando Piccolo affila l'esterno mancino da fuori sugli sviluppi d'un corner e lima l'ingiusto svantaggio.
Nell'ora di pranzo Melchiorri trasformava in una passeggiata di salute la trasferta del Cagliari al Picco di La Spezia con una doppietta (gol al 34' ed al 49') ed autorete di Valentini procurata allo scadere.

Lapadula esulta ancora.
Non di solo Lapadula si vive nel Pescara di Massimo Oddo che ringrazia l'ennesimo sigillo del bomber, uno dei migliori in Europa per prolificità, ma soprattutto erge un monumento a Vincenzo Fiorillo, il quale in un pomeriggio magico toglie dalla sua porta anche le mosche che volano attorno al lago di Como. I casalinghi invece sono condannati dalle loro pecche difensive già dopo 10' ed a fine tempo regalano una beata solitudine all'attaccante ospite per un facile tap-in.
La ripresa è un assedio vero da parte dei lariani, ma Fiorillo è prontissimo sul piazzato verso l'incrocio di Gerardi al 63' ed altrettanto abile 10' più tardi su Ebagua. Quando Ganz lo supera al 77' ci si mette il palo a dir di no al suo colpo di testa.
Non passa uno spillo ed Ebagua si accende con il portiere ma al triplice fischio il Como resta spento, come la sua mesta classifica per la quale oggi raccoglie assai meno di quanto meritato.

Morosini omaggia Parigi al Rigamonti.
Approfitta anche Boscaglia del pari dei calabresi con una vittoria sembrata costantemente in discesa sul Trapani. A dire il vero è proprio la discesa, quella di Mazzitelli sul fondo mancino dopo 14', a destare dubbi con un cross partito verso Kupisz quando la sfera sembrava oltre la linea. E' dubbio l'1-0 ma fantastico il raddoppio nato pochi istanti dopo da una grande incursione di Morosini che spacca la difesa ospite. Al 38' il tris di Geijo al 7° sigillo stagionale.
Per Cosmi finisce malissimo perché nel secondo tempo vengono espulsi Scozzarella per proteste ed Eramo per un brutto fallo su Embalo.

Mokulu Tembe devastante al Partenio.
Bene le campane che ottengono due vittorie con storie però ben diverse: quella del Partenio racconta di un Mokulu incontenibile per l'Avellino contro il Latina, quella dell'Arechi di una Salernitana insicura ed in debito verso Terraciano nel successo sul Novara.
In Irpinia l'attaccante belga è già grande protagonista dopo 7' resistendo al tentativo di strattonata sotto porta ed insaccando l'1-0, ma il buon Avellino è raggiunto al 24' da un tiro di volo di Dumitru. E' ancora Mokulu a fine tempo a ridare il vantaggio agli uomini di Tesser a fine tempo ed a propiziare il 3-0 con l'assist per Trotta al 50' prima di prendersi la meritata standing-ovation ad un quarto d'ora dal termine. Allo scadere Dellafiore proibisce a corpo morto la doppietta a Trotta.
La Salernitana di Torrente gode invece dello spunto di Odjer il cui blitzt con traversone al 66' trova pronto Donnarumma al secondo sigillo consecutivo con un bel colpo di testa.
Forse sono dei segnali di rinascita dopo la brillante stagione col Teramo accanto a Lapadula quelli dell'attaccante, la stessa rinascita che si aspetta di vivere Terraciano, alternato una volta sì e l'altra pure al portiere Strakosha, ed oggi firmatario di un grandissimo doppio intervento su un mancino di Viola nel finale che ha blindato i tre punti da tempo bramati a Salerno,

Masucci è autore del raddoppio a Terni.
La resistenza armata della Virtus Entella ha la meglio della Ternana in trasferta. Partita double face della formazione di Aglietti che urla per due volte nella prima frazione con un gran destro al volo di Caputo al 28' ed un tap-in di Masucci, dimenticato su azione d'angolo al 36'.
Sono proprio i corner però a far la differenza nella ripresa dove i chiavaresi rinunciano a giocare ed incassano, dopo 15 tiri dalla bandierina ed una bella parata di Iacobucci su Faletti da fuori, il colpo di testa di Masi all'81'; ma il pane è guadagnato per i liguri.
A chiudere il quadro la vittoria dell'Ascoli sul Perugia al Del Duca dopo 35 anni. I grifoni, tra le prime cinque difese d'Europa, non sfruttano il rosso al marchigiano Addae al 51' e nel finale vengono condannati al k.o. dalla rete di Cacia che sfrutta la palla tagliente di Bellomo per un delizioso lob su Rosati. L'unica parità nella sfida è quella numerica ristabilita da Comotto per proteste.
Questa sera Cesena e Bari confermeranno le loro ambizioni playoff davanti al pubblico del Manuzzi dove ci saranno almeno 1500 tifosi dei galletti.

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