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domenica 29 maggio 2016

Noche blanca a San Siro. Il Real fa 11.
Ronaldo zoppo batte l'Atletico ai rigori

In cima alla Scala del calcio ci sale il Real Madrid nella notte bianca della Milano assetata di sport e vestita a festa in centro e nel quartiere San Siro in queste settimane frenetiche che precedevano la finalissima tutta spagnola.
I tifosi colchoneros accorsi numerosi a popolare la metropoli meneghina coi loro canti non possono gustarsi la revancha rispetto alla finale di tre stagioni fa, puniti oggi come allora subito da Sergio Ramos al 15' su una punizione calciata da Kroos sulla trequarti e prolungata di testa da Gareth Bale. Ramos quasi non tocca ma inganna Oblak trovandosi persino leggermente in offside nel momento in cui il compagno francese corregge di testa verso la porta.
La San Siro merengue esplode dopo l'urlo fattole strozzare in gola proprio da Oblak all'8' autore di un grandissimo salvataggio di piede da 0 metri su Benzema, ma il Meazza cala presto in un silenzio surreale per via di una gara che diventa paradossalmente più tesa ed equilibrata con un Ronaldo fuori forma per la botta subita in allenamento.

Carrasco segna e va a baciare la partner.
San Siro e rigori è binomio già noto nella storia del torneo del quale il superbo portiere Oliver Kahn col suo Bayern poté godere nel 2001 quando parò tutto dagli 11 metri al Valencia. Griezmann può riscrivere la storia al 46' grazie alla sagacia di Torres che mette il corpo davanti a Pepe (partita da censura tra svarioni, legnate e simulazioni!) e si prende la chance del pari dal dischetto, ma il 7 centra la traversa come il più triste Di Biagio di Francia '98.
Col suo attaccante ancora sotto choc el Cholo trova come sempre la mossa giusta per caricare i suoi con Ferreira Carrasco per Augusto Fernandez.
Il pari potrebbe arrivare già con Savic che è sbilanciato all'altezza del palo su azione d'angolo e non riesce a buttarla dentro. Peggio fa Benzema al 70' calciando sul portiere in contropiede.
A 10' dalla fine un'azione riassume tutta la gara: Ronaldo del tutto fuori forma spreca davanti ad Oblak mentre Carrasco, motore della risalita colchonera, sfrutta sull'azione successiva il bel cross al volo di Juanfran per inchiodare Navas. Torres potrebbe persino segnare il 2-1 poco dopo ma si calcia addosso.

CR7 e Zidane. Zizou fino al 2018 con Perez.
La undecima ad 11 metri è a tal punto a distanza troppo favorevole anche per un Cristiano Ronaldo zoppo dopo 30' ulteriori inutili minuti in cui Pepe fa sfoggio di tutte le sue peggiori doti d'attore, ammonito finalmente al 112' per un intervento da cartellino arancione su Gabi lanciato in un sanguinoso contropiede.
Come 15 anni la Champions a San Siro si assegna ancora ai rigori ma questa volta c'è Oblak in porta e Vazquez, Marcelo, Bale e Ramos la piazzano senza problemi, come del resto anche Griezmann, dopo l'errore nei regolamentari, Gabi e Saul.
Nel momento in cui è Juanfran però a prender la rincorsa per il tiro dal dischetto la sfera si stampa sul palo lasciando a Ronaldo la firma per la storia, una storia che recita Real Madrid per la undicesima volta, come nessuna in Europa.

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