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lunedì 17 giugno 2013

Balotelli spazza via Messico e nuvole. Supermario rimedia a Barzagli: 2-1.

Sorrisi dal Maracanà quelli regalati da Mario Balotelli che ha deciso la sfida contro il Messico nell'esordio azzurro.
La squadra centramericana mostrano un certo timore in avvio nei confronti di Supermario ma Bad-boy con imprecisione nelle conclusioni non approfitta delle occasioni del primo quarto d'ora: prima il milanista spreca con un lob improbabile sul rinvio errato di Corona, poi calcia addosso al portiere su un cross dalla mancina.


La gemma di Pirlo apre la Confederation
degli azzurri, raggiunti subito dagli 11 m.
Poco rigoroso l'arbitraggio della gara che condiziona l'andamento del primo tempo per via di un penalty solare negato ad Andrea Pirlo al 15'. Nel frattempo Guardado ci spaventa cogliendo la traversa con una vivacità che è esattamente l'opposto a quanto prodotto da Giaccherini (Gazzetta ricordi le tue desinenze in -inho?) sulla mancina.
Pirlo invece non ha bisogno di spender molte energie per brillare: gli basta una chance per accendersi con un piazzato dal limite che s'insacca sotto la traversa al 27'.

Barzagli frana su Guardado: costa l'1-1.
L'esecuzione perfetta del bianconero sembra spianar la strada ad una facile vittoria azzurra ma Barzagli regala palla a Guardado in area al 34' concedendogli il rigore: non sbaglia nell'assegnar la massima punizione l'arbitro che però grazia il centrale privandolo del cartellino, ma el chicharito non grazia Buffon ed è parità a fine tempo.
I messicani sfruttano l'unica falla difensiva azzurra, mentre Marchisio da trequartista non riesce a produrre illuminazioni.

Balotelli elude di fisico Rodriguez:
arriva il gol nel tempio del Maracanà.
Balotelli risolve nel finale pollando Rodriguez nel duello fisico all'85' e facendo probabilmente imbestialire il ct della verde De La Torre.
E' l'epilogo d'un discreto esordio azzurro nella Confederation Cup: tra le cose da rivedere la presenza in campo di un deludente Giaccherini e la posizione di Marchisio, mentre a livello di compattezza la nazionale azzurra dovrà mostrare decisamente contro altri tipi di avversarie, come Spagna o Brasile, quali garanzie possa offrire.

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