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martedì 4 giugno 2013

Quattro arrestati per maxi-truffa all'Inps. Indagato anche l'On. Di Biagio.

Ventidue milioni di euro sarebbe l'ammontare di una maxi truffa combinata a danno dell'Inps per la quale sono stati condannati agli arresti gli avvocati e coniugi Gina Tralicci e Nicola Staniscia, la collaboratrice di studio, Barbara Conti, e Adriana Mezzoli, impiegata dell'Enas
Le persone indagate sono 16 e tra questi nomi spicca quello del senatore di Scelta Civica Aldo Di Biagio, 48 anni, che secondo il gip La Monaca risulterebbe intestatario di due assegni della somma di 443.589 €.

-Non ho capito nemmeno io di che cosa si tratta- replica il parlamentare. -Mi inquisiscono per aver promosso una causa, quindici anni fa, quando ero responsabile del patronato Enas. Io sono sereno, aspetto solo di conoscere i dettagli di questa vicenda. La mia attività in Scelta Civica, comunque, non c’entra assolutamente nulla-.


L'On. Aldo Di Biagio, Scelta Civica.
Rimborsi per defunti e residenti all'estero chiesti tramite ricorsi all'Inps per cinque anni: in questo modo la squadra fraudolenta avrebbe truffato le casse dello Stato, facendosi peraltro beffe della giustizia italiana inoltrando procedimenti per il riconoscimento "dell’equa riparazione per lungaggini processuali" così da sfruttare la legge Pinto per ricever ulteriori accrediti.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per un totale di 2,5 mln di €, tra i quali una villa a Cortina ed un appartamento a Londra riconducibili agli avvocati finiti in manette.
Questi stavano studiando tramite 5,000 fascicoli raccolti negli ultimi 18 anni i ricorsi da presentare all'ente pensionistico.

L'Università romana de La Sapienza.
Banca Intesa e Sapienza vengono anch'esse toccate dalla vergognosa vicenda.
Per l'istituto di credito è nei guai il funzionario che consentiva l'incasso degli assegni commutandoli ai due avvocati, mentre è la posizione di Paolo Garau della facoltà di giurisprudenza a gettare invece fango sull'azienda universitaria romana: il docente avrebbe infatti agevolato il superamento di un esame nell'ateneo al figlio dell'Avv. Staniscia permettendogli la conoscenza anticipata dei quesiti. L'accusa per il Prof. è di falso ideologico.

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