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lunedì 9 giugno 2014

Deschamps deve fare a meno del genio.
Blues low-profile ma nel 2006 fu finale.

Il biennio magico che va dal 1998 al 2000 è sicuramente il momento che ha dato maggiore gloria alla Nazionale francese (un mondiale, in casa appunto nel 1998 e i due Europei dell'84 e del 2000) la cui collezione di trofei è ben poco vasta rispetto alle stelle vantate dagli anni '50 ad oggi.
Prima di allora un vuoto, poi il terzo posto in Svezia nel 1958 in cui la Francia trascinata dai 13 gol di Just Fontaine, record per una singola edizione, ma dopo un girone chiuso in testa con la Jugoslavia ed il 4-0 sull'Inghilterra, i galletti si arrendono in dieci per 5-2 al Brasile al Rasunda Stadion per poi conquistare a Göteborg il terzo posto con un 6-3 sulla Germania Ovest 4 giorni dopo.
Il primo successo transalpino arriva nell'Europeo casalingo ad otto squadre con un girone dominato contro Danimarca, Belgio e Jugoslavia, un 3-2 sul Portogallo in semifinale ed un 2-0 sulla Spagna firmato da Platini e Bellone al Parc des Princes.

Il bomber del '58, J. Fontaine.
Un periodo grigio però segue al suo primo successo con Platini che diventa tecnico e manca la possibilità di difender il titolo nell'edizione successiva. Blues male anche ai Mondiali fino al 1998 quando, ancora davanti al proprio pubblico, la nazionale transalpina conquista il secondo titolo della sua storia sul Brasile: dopo un girone dominato su Sudafrica (3-0), Arabia Saudita (4-0) e Danimarca (2-1), i casalinghi superano al golden gol il Paraguay (Blanc al 118'), ai rigori gli azzurri nei quarti con una decisiva traversa di Di Biagio contro Barthez ed in semifinale la Croazia di rimonta dopo la rete di Suker, con una clamorosa doppietta di Thuram. Nella finalissima il Brasile, netto favorito e campione nell'edizione precedente, s'inchina alla legge di Zidane che segna una doppietta. Finisce 3-0 con rete al 93' di Petit.
Rimonta anche nel 2000 purtroppo la Francia che strappa l'Europeo agli azzurri di Zoff col golden gol di Trezeguet nella finale di Rotterdam. L'ultima finale però raggiunta dai francesi, nel mondiale del 2006, è però vinta dalla nazionale italiana.

Ribery, top-player nella Champions 2013.
Un doppio forfait condiziona la spedizione brasiliana dei galletti di Didier Deschamps che deve rinunciare per infortunio a Franck Ribery e Clément Granier: al loro posto l'ex giocatore della Juve convoca Cabella e Schneiderlin.
L'equipe francese vanta un vasto blocco di giocatori militanti in patria in questa edizione del mondiale di cui ben tre nel Psg campione, ma in avanti Benzema dovrà darsi una svegliata a livello realizzativo rispetto alla stagione col Real per aiutare Griezmann ed il talentuoso giovane del Newcastle Loic Remy. Dai magpies i blues ricevono in dono altri due preziosi giocatori come il terzino Debuchy ed il centrocampista Moussa Sissoko.
La parentesi della finale di Berlino è l'unica positiva per la Francia degli ultimi mondiali, eliminata sia in Corea che in Sudafrica dopo il primo turno, pertanto le responsabilità del selezionatore sono altissime dopo i fallimenti di Domenech e Blanc. L'asso Pogba, che proprio il Psg brama, potrebbe dargli una grossa mano.


FRANCIA:
Portieri:
-Hugo Lloris (Tottenham),
-Stéphane Ruffier (Saint-Etienne),
-Mickaël Landreau (Bastia) .
Difensori:
-Mathieu Debuchy (Newcastle),
-Lucas Digne (Psg),
-Patrice Evra (Manchester United),
-Laurent Koscielny (Arsenal),
-Eliaquim Mangala (Porto),
-Bacary Sagna (Arsenal),
-Mamadou Sakho (Liverpool),
-Raphaël Varane (Real Madrid) .
Centrocampisti:
-Yohan Cabaye (Psg),
-Remy Cabella (Montpellier),
-Blaise Matuidi (Psg),
-Paul Pogba (Juventus),
-Rio Mavuba (Lille),
-Moussa Sissoko (Newcastle),
-Mathieu Valbuena (Marsiglia);
Attaccanti:
-Karim Benzema (Real Madrid),
-Olivier Giroud (Arsenal),
-Antoine Griezmann (Real Sociedad),
-Morgan Schneiderlin (Southampton),
-Loïc Rémy (Newcastle).

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