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martedì 29 giugno 2021

La Francia si arrende alla Svizzera. Petkovic sfiderà la Spagna ai quarti

Fallimento francese negli ottavi di finale di Euro 2020. I galletti vengono eliminati da una Svizzera decisamente più ruspante e compatta dei campioni del mondo.
Nell'impresa elvetica brilla l'ex Fiorentina Haris Seferovic che segna una doppietta inaugurando la gara con la zuccata vincente al 14' su cross di Zuber. La reazione transalpina sta tutta in due botte di Mbappe e Rabiot da fuori.
La prima metà di ripresa è incandescente. Embolo la apre sfiorando il raddoppio con una grande incursione. Subito dopo, al 52', Zuber si beve Pavard che lo stende in area. Dal dischetto va Rodriguez che viene fermato da Lloris.
La Francia si scuote ma Mbappe non sistema la mira allargando il destro su assist di Pogba  al 55'. E' invece impeccabile per precisione Benzema che pareggia un minuto dopo per poi portare avanti i francesi al 59' dopo un tiro respinto a Griezmann. L'attaccante madridista torna in Nazionale dopo 6 anni con 4 reti in 4 gare. Al 74' tocca a Pogba coronare il suo grande torneo con un destro strepitoso a giro dai 35 metri. Ma la gara non è finita perché sul cross di Mbabu all'81' la testa di Seferovic è ancora vincente, poi lo stesso Pogba regala palla a Xhaka e Gavranovic firma i supplementari (garantiti dalla traversa tiro sul tiro di Coman).
La Francia ha due occasioni per evitare i rigori: al 110' Pogba imbuca per Mbappé che calcia malissimo davanti al portiere forse perché vittima di un crampo, poco dopo Sommer blocca in volo sul colpo di testa di Giroud. Dagli 11 metri la Svizzera mette a segno i primi 5 tentativi, i francesi sbagliano l'ultimo con Mbappé dicendo addio al torneo. L'asso del PSG resta all'asciutto fino alla fine sotto porta.

martedì 15 giugno 2021

La Francia fa spettacolo. Pogba inganna Hummels. Doppio CR7 sull'Ungheria

Dominio bleau a Monaco per quasi un'ora di gioco della sfida d'esordio di Francia e Germania opposte in una sorta di semifinale molto anticipata.
La Francia, trascinata da Pogba e Mbappé, fa il bello ed il cattivo tempo sull'ultima Germania di Joachim Löw. Proprio l'ex Juve al 20' illumina per Lucas Hernandez in fascia spaccando la difesa teutonica e Hummels insacca alle spalle di Lloris.
Müller fa sussultare l'Allianz Arena con un colpo di testa mancato da due passi poco dopo, Gündogan ciabatta in area da posizione favorevole.
I galli sfiorano il raddoppio al 51' col palo di Rabiot, poi Gnabry spaventa Lloris.
Nel finale show-time per Mbappe che al 65' troverebbe il bis con un gran destro a girare sul secondo palo ma sulla sua partenza c'è offside, Hummels compie poi un recupero prodigioso sulla stella del PSG negandogli il raddoppio e riscattandosi dall'autorete (dove ha poche colpe), poi va ancora a segno Benzema, tornato in nazionale con l'addio di Domenech, ma anche in questo caso è offside.
La Francia vince e merita, la Germania dimostra di esser poca roba soprattutto con Werner e Sané inizialmente in panca

sabato 4 agosto 2018

Buffon comincia alla grande la stagione.
Poker PSG al Monaco in Supercoppa

Una gara ed un trofeo per Gianluigi Buffon in maglia PSG, a dispetto delle numerose reti incassate nel pre-season.
I parigini, senza Cavani e Mbappé e con Neymar in panchina, vincono la Supercoppa di Francia con un netto 4-0 sul Monaco nel pomeriggio cinese di Shenzen.
Di Maria dimostra di esser rimasto in forma mondiale con un gran piazzato dopo la mezzora. Buffon trema 60' dopo ma la deviazione di Rony Lopes è larga.
Il raddoppio arriva sulla linea verde mancina con cross di Nsoki e tap-in di Nkunku. La prima parata di Gigi è ordinaria ed arriva in avvio di ripresa su botta centrale di Jovetic. Ancora Nsoki sfonda a sinistra al 67' e il baby-Weah, già giocatore degli Stati Uniti a differenza del padre, sigla il tris.
Nel finale Di Maria cala il poker con la doppietta personale su assist di Rabiot.

lunedì 20 giugno 2016

La Francia brilla ma è 0-0 con la Svizzera.
L'Albania batte i rumeni e spera nell'ottavo

Missile di Pogba: due legni della Francia
Una Francia frizzante non raccoglie di più del pari a reti bianche contro la Svizzera ma stappa lo Champagne chiudendo il gruppo A davanti a tutte proprio davanti agli elvetici usciti imbattuti dal raggruppamento con due pareggi.
Più libero nella testa ed in campo, Pogba si esprime sui suoi livelli ma Sommer, dopo una clamorosa occasione per Embolo in avvio, gli nega il gol all'8' smanacciando un suo diagonale mancino. Solo le preghiere invece riescono a deviare la bordata mancina dai 30 metri del transalpino sulla traversa al 17'. Il bianconero da spettacolo in tutti i primi 45' ed al 53' con una cocciuta difesa di palla apre il triangolo rapidissimo al limite tra Gignac e Griezmann il cui tiro è fermato da un grande Sommer proteso in tuffo sulla sua destra.
Nei galletti gli ingressi di Payet e Matuidi danno maggior esplosività alla manovra. Proprio il centrocampista degli Hammers si trova sui piedi le ultime due occasioni dell'incontro ma è piuttosto sfortunato: al 75' da uno spunto incredibile di Sissoko a destra arriva un ottimo cross che l'8 impatta al volo dal vertice mancino trovando la traversa piena mentre a 3' dal termine un suo buon piazzato è involontariamente respinto dal corpo di Pogba.
La Francia continua la sua lenta crescita, la Svizzera si conferma solido muro. Ora dovranno confermare quanto vistosi di buono negli ottavi.

giovedì 16 giugno 2016

Francia pessima con l'Albania ma agli ottavi.
Mehmedi rovina il sogno rumeno ad EURO2016

Senza Pogba e Griezmann dall'avvio di gara per scelta tecnica di Deschamps la Francia fa una fatica assurda per superare l'Albania, vicina semmai all'impresa con una gara granitica ma allo stesso propositiva.
I transalpini con Coman e Martial in campo al posto degli esclusi eccellenti non tirano mai verso la porta di Berisha e l'unico brivido del primo tempo lo crea Lenjani cercando l'anticipo su Lloris che rischia statico sul cross di Hysaj al 24'. Il portiere rischia ancora al 39' contro lo stesso Lenjani il cui tiro in area è deviato all'ultimo istante.
Nella seconda frazione entra subito Pogba ed il centrocampo lievita con Coman che ha la prima chance su un inserimento in tuffo di testa su cross di Matuidi al 46'. Le aquile albanesi però al 52' sfiorano il vantaggio con il palo colpito dal giocatore del Pescara, Memushaj, su cross di Hysaj. Giroud pareggia i legni di testa al 68'.
La Francia è brutta e persino sfortunata ma Didì rivede anche la sua seconda trovata: retrofront e Griezmann in campo. L'asso dell'Atletico tocca solo una palla buona ed insacca di testa su cross di Rami al 90'. La disperazione albanese nei 5' di recupero porta solo al raddoppio di Payet che rientra sul destro e firma la sua seconda rete nell'Europeo al 96'.

sabato 11 giugno 2016

Schar stende De Biasi. Albania 0-1 Svizzera.
Esordio elvetico col freno tirato. Rosso a Cana

Senso di squadra e compattezza ci sono all'esordio europeo della Cenerentola albanese guidata da Gianni De Biasi, i tre punti vanno però alla più esperta Svizzera che si mette subito al passo con la Francia.
Rossocrociati in vantaggio all'alba del match quando Schar beffa Berisha in uscita alta su cross di Shaqiri e insacca di testa dopo appena 5'. I primini potrebbero pareggiare al 31' ma Sommer fa muro in uscita su Sadiku a tu per tu con la storia confermando determinante il fattore Basilea per gli svizzeri. Il resto lo fa l'ex Lazio Cana scivolando in modo scomposto e sfortunato al limite dell'area contro Seferovic e toccando di mano la palla pagando il caro prezzo del secondo giallo. Nell'Albania è determinante dunque il fattore biancoceleste, ma lo è in negativo. L'unica fortuna per De Biasi è il palo che ferma la conseguente punizione di Dzemaili.
Nella ripresa i mittel-europei si confermano più avvezzi a difendere che a creare producendo con Seferovic l'unica occasione vera per il bis al 67' (bravo Berisha stavolta in uscita). Nel finale De Biasi potrebbe così persino festeggiare il pari ma Gashi non trova il pertugio sul primo palo.

martedì 17 novembre 2015

Paura bomba a Hannover. Sospetta ambulanza.
Posticipata l'amichevole Germania-Olanda

Paura a Hannover dove la sfida amichevole tra Germania ed Olanda viene rinviata per un ambulanza sospetta trovata all'esterno dell'HDI Arena, secondo la polizia locale imbottita di esplosivo.
La psicosi che tormenta l'Europa dopo i fatti dello scorso 13 Novembre verrà sicuramente aumentata da questo episodio per il quale è stato prontamente fatto evacuare l'impianto dove era presente anche la cancelliera Angela Merkel. Nel frattempo le forze dell'ordine con annuncio in olandese ed in lingua tedesca hanno comunicato su Facebook il rinvio ed invitato gli spettatori a lasciare senza allarmismi eccessivi lo stadio. Fermato intanto un sospetto.
In questi minuti parla Thomas de Maiziere, ministro degli interni teutonico.

Tiziano Ferro non ferma la musica ad Assago.
Gran concerto con un pensiero alla Francia

Chiaro messaggio ieri sera quello lanciato da Tiziano Ferro in un Mediolanum Forum tutto gremito in risposta ai gravi fatti di sangue del parigino.
L'artista, impegnato nel suo tour europeo, ha esordito nella sua performance con un appello in favore della musica, arma di comunicazione e sostegno che in più circostanze è stata di aiuto anche allo stesso cantante, permettendogli di alleggerire un peso come quello dei 111 chili, da cui deriva il noto brano.
Peso ben diverso quello che grava invece sulle ansie della gente, ma anche degli artisti che come gli U2 hanno annullato i loro eventi o di calciatori i quali, come Cavani e David Luiz, non sono pronti a rientrare nella capitale transalpina.

sabato 17 gennaio 2015

Arrestati sul Frejus due jihadisti verso l'Italia.
La Le Pen da Parigi invoca la pena di morte.

In rotta per l'Italia i due belgi arrestati in Francia su segnalazione belga nei pressi del valico del Frejus secondo quanto rivelato da fonti della polizia parigina.
Ben 27 arresti in questi giorni tra il territorio transalpino, la Germania ed il Belgio.
Tutta l'Europa è paralizzata dalla paura ed in Italia l'intelligence presume l'insidiamento di 100 jihadisti residenti soprattutto nel centro-nord (Lombardia, Emilia, Liguria, Veneto e Lazio) tutti di età compresa tra i 20 ed i 35 anni ed attivissimi nel web.
In Francia 20,000 siti d'informazione sarebbero stati hackerati. Nel frattempo tra i 12 fermi fatti a Parigi sarebbe stato preso l'uomo che avrebbe fornito l'auto dalla quale sparava Coulibaly a Montrouge.
In Inghilterra è stata fermata una giovanissima ragazza 18enne per sospetto filoterrorismo, episodio già verificatosi ad Ottobre con una ragazza di 21 anni. In Spagna arrestato un 29enne dopo aver twittato a favore dalla strage di Charlie Hedbo. In Olanda chiusa una scuola ebraica di Amsterdam per precauzione.
E' stufa Marine Le Pen che vuol mandare al diavolo i patti di Schengen.
"Personalmente, come avvocato, penso che la pena di morte sia uno strumento necessario nell'arsenale giuridico di un Paese" ha affermato la leader francese al Front National.

giovedì 15 gennaio 2015

Il comico Dieudonne: Io mi sento Coulibaly.
Scarcerato ma accusato di apologia terrorista.

Je suis Coulibaly è stata soltanto l'ultima uscita di Dieudonné M'bala M'bala, comico francese più volte accusato di antisemitismo per le performances nei suoi show.
Il comico, arrestato per questa dichiarazione l'11 Gennaio, è stato prontamente rilasciato ma su di lui pende l'accusa di apologia di terrorismo.
Il comico aveva definito un istante magico, paragonabile al big-bang, la marcia su Parigi del giorno successivo all'attentato, ma aveva aggiunto al suo post su Facebook "stasera mi sento Charlie Coulibaly".
Il comico è già piuttosto malvoluto dalla critica francese che gli rimprovera ancora l'invenzione di un gesto conosciuto come quenelle, col quale egli indica la lunghezza del membro per richiamare il gesto dell'ombrello, gesto che però è stato presto adottato da associazioni antisemite e che più volte il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia ha chiesto di abolire.

mercoledì 14 gennaio 2015

Al Qaeda rivendica l'attentato a Charlie.
L'Iran avverte sull'ISIS. In affanno le indagini.

Estremamente stupido secondo Al Qaeda l'atto di pubblicare sulla prima pagina di "Charlie Hedbo" la vignetta nella quale un Maometto in lacrime afferma che "Tutto è perdonato" dopo l'attentato alla sede del giornale vignettistico.
Così si è espressa dallo Yemen l'organizzazione terroristica in un video che rivendica l'attentato a Parigi tramite le parole di Nasser Bel Ali al-Ansi il quale definisce la Francia, colpevole di aver assecondato la battaglia USA, il paese di Satana.
Il leader paramilitire definisce come una fortuita circostanza il successivo agguato nel supermarket Kosher di Vincennes.
L'ISIS si è unito alla dichiarazione di al-Ansi definendo offensiva e provocatoria la nuova copertina francese: Marzieh Afkham senza giri di parole ha sottolineato che "urta i sentimenti dei musulmani in tutto il mondo e potrebbe alimentare la fiamma del circolo vizioso dell’estremismo".

lunedì 12 gennaio 2015

A Parigi sotto protezione 717 scuole ebraiche.
La moglie di Coulibaly sarebbe in Siria.

L'amore per la libertà di espressione ha trionfato ieri pomeriggio a Parigi dove si è svolta una mastodontica marcia contro l'attentato alla sede dei vignettisti di Charlie Hedbo, manifestazione cui hanno partecipato moltissime delegazioni mondiali.
Hollande colto l'occasione per spiegare che il governo francese si sta muovendo con misure di protezione verso 717 scuole ebraiche e ha sottolineato di essere orgoglioso di essere un francese per la grande reazione mostrata dal suo popolo.
L'allerta resta però alta non solo a Parigi, dove ai 12 morti dell'attentato si sono aggiunti altre 4 morti causate dall'irruzione del 33enne Amedy Coulibaly in un negozio ebraico con la moglie, dove è stato poi ucciso.
Anche in Germania c'è spavento per la molotov lanciata contro l'Hamburger Morgenpost (che ripubblicava le vignette francesi) nella mattinata di ieri. Trema anche "Le soir" in Belgio che aveva subito un'intimidazione simile nel 2011.
Intanto Charlie Hebdo ha ripreso comunque la sua attività.

giovedì 8 gennaio 2015

La Francia risponde alla strage terroristica.
Matite al cielo in onore della Charlie Hedbo.

Un duro colpo alla satira sui fatti del mondo l'attentato che oggi ha sconvolto la Francia: tre killer siriani si sono fiondati nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo aprendo il fuoco contro i dipendenti causando 12 morti, tra i quali otto giornalisti, due agenti, un ospite ed il portinaio. Altre cinque persone hanno riportato gravi ferite.
Gli attentatori che parlano perfettamente il francese hanno iniziato la sparatoria al grido di "Allah è grande!" un quarto d'ora dopo della pubblicazione da parte della rivista di una vignetta sul capo dello Stato Islamico Abu Bakr Al-Baghdadi nella quale il leader fa gli auguri ad un personaggio che risponde enigmaticamente "Pensa alla salute!".
Questa vignetta evoca il recente presunto ferimento del Califfo nell'attacco subito dalle forze irachene dello scorso 14 Novembre.

"Je suis Charlie". La laconica difesa della
propria identità sul sito satirico francese.
A suonare la carica la gente parigina che stasera è scesa in piazza con le matite levate al cielo, in segno di rivolta contro lo schiaffo sferrato dall'agguato alla satira delle pubblicazioni degli esperti vignettisti della Hebdo. Sul home del sito sette lingue recitano "Je suis Charlie", "Io sono Charlie", di cui la prima è araba rispondendo così ad Al Qaeda.
I due killer sono stati individuati a Reims nella serata: si tratta di due fratelli del movimento jihadista, Said (32 anni) e Cherif Kouachi, ai quali la polizia è riuscita a risalire grazie alla carta d'identità rimasta nella Citröen C3 con la quale gli attentatori si sono recati alla sede.
Corinne Rey ha spiegato che i terroristi avrebbero dichiarato la loro appartenenza all'organizzazione capeggiata un tempo da Bin Laden. La sopravvissuta denuncia che sarebbe stata necessaria una maggiore protezione per i vignettisti da tempo sotto la minaccia delle cellule terroristiche.
Le vittime sono state cercate una per una, con un particolare rancore verso Charb, autore dell'ultima vignetta pubblicata poco prima della tragedia.

sabato 5 luglio 2014

La Germania canta anche col mal di gola.
Ora Brasile in semifinale senza Neymar.

Hummels sta benissimo e la Germania intona un inno alla gioia per aver battuto la Francia ai quarti facendo così cadere le preoccupazioni create alla vigilia sugli uomini di Löw per il mal di gola che aveva colpito i tedeschi alla vigilia della sfida contro i rivali.
Bastano 12' al National Mannschaft per bucare Lloris grazie ad un calcio piazzato di Kroos corretto in rete di testa dal centrale del Dortmund in anticipo su Varane. Il numero 5 tedesco si conferma il fattore più importante della prima frazione del Maracanà murando per due volte Benzema che cerca il pari al 34' ed al 42'.
Nella ripresa il resto lo fa Manuel Neuer che dice di no a Matuidi a 13' dalla fine ed evita la beffa in extremis quando Benzema va via da sinistra al 95' e spara sotto la traversa trovando la manona del guardiano del Bayern a conservare una semifinale che Schürrle, entrato per Klose al 69', aveva mancato di blindare una dozzina di minuti prima in un contropiede condotto su un tre contro zero a tu per tu con Lloris.

D. Luiz chiede gli applausi per James,
Di non solo Neymar deve vivere il Brasile nella sfida tutta sudamericana contro la Colombia perché i verdeoro perdono l'asso del Barca (rottura delle costole per un intervento non cattivo di Zuñiga) nel primo vero match in cui convincono gli spettatori.
I cafeteros troppo timidi di fronte alla rabbiosa seleçao di Scolari che passa già dopo 7' con Thiago Silva in gol con un facile tap-in sulla linea di porta in occasione di un corner sul quale la formazione di Pekerman dorme. David Luiz quasi trova il raddoppio al 17' su tiro di Hulk, mentre Cuadrado spreca un grandissimo contropiede 5' più tardi. Il nuovo acquisto del Psg chiude i giochi al 69' con una punizione magistrale, dopo una rete non valida di Yepes per offside.
Al 79' J. Rodriguez segna un gol buono solo per qualche applauso, esortato al pubblico da Luiz a fine gara mentre il rivale è in lacrime. Il finale è tuttavia amaro anche per la squadra di Scolari che a 2' dalla fine del derby d'America è costretta a dire addio a Neymar per questo Mundial.

giovedì 26 giugno 2014

L'Ecuador guarda, la Svizzera va avanti.
Hattrick elvetico di Shaqiri sulla Tri.

Un bomber inatteso permette alla Svizzera di rimediare ad un modesto girone e qualificarsi per l'ottavo di finale dove troverà la proibitiva Argentina. Nel frattempo la squadra di Ottmar Hitzfeld può distrarsi festeggiando il 3-0 sull'Honduras firmato da una storica tripletta di Sherdan Shaqiri, uno dei tanti atleti di etnia albanese che ha scelto la maglia elvetica.
Il centrocampista del Bayern apre la sfida dell'Arena Amazonas con un potente siluro da fuori col quale non lascia scampo a Valladares. La tri spinge con Beckeles sulla destra, ma i suoi cross non trovano pronti Costly e Bengtson. Assai più pronto il mancino del numero 23 del team europeo che chiude col raddoppio una combinazione con Drmic al 31'. A fine primo tempo il sipario è ormai già calato sui centroamericani che restano anche orfani di Costly per infortunio -al suo posto entra l'esperto Jerry Palacios.
Nella ripresa la squadra biancoceleste crea qualche occasione chiedendo a Pitana un penalty per spinta di Djorou su Palacios ma al 71' la gara si chiude con la tripletta di Shaqiri.

Per Valencia stavolta il gol è solo sfiorato.
Paga la paura l'Ecuador incapace di giocare a viso aperto contro la già qualificata Francia: ai sudamericani serve la vittoria, ma tutto il primo tempo del Maracana è da sbadigli. Pogba sfiora persino il vantaggio con una zuccata su cross da fermo di Griezmann al 38' ma trova il riflesso di Dominguez che respinge oltre la traversa. Poco dopo però la Tricolor va ad un passo dal gol della speranza col colpo di testa del solito Enner Valencia da distanza ravvicinata respinto da Lloris di piede.
L'avvio di ripresa condanna la formazione di Rueda: Dominguez salva tutto sulla girata di Griezmann con un riflesso da campione in avvio ma Noumandiez espelle Antonio Valencia al 49' condizionando tutto il resto del match. Pogba potrebbe nuovamente condannare di testa i rivali ma sbaglia ancora al 73', poi la formazione ecuadoreña perde l'ultimo treno con una conclusione centrale del fasciato Ibrarra all'82'.
La gara si chiude a reti bianche e con la felicità francese nell'incontrare la Nigeria piuttosto che l'Argentina..

sabato 21 giugno 2014

Anche l'Ecuador ha un goleador e spera.
Enner Valencia rimonta l'Honduras: 2-1.

Un primato ecuadoriano sorprende in questa edizione del Mondiale: quello di Enner Valencia che raggiunge Benzema e Müller in classifica marcatori e tiene così in corsa la tricolor per la qualificazione al prossimo turno a spese dell'Honduras.
La punta del Pachuca potrebbe gioire già dopo 19' quando Izaguirre se lo perde lasciandolo in gioco su un lancio da metà campo ma si divora tutto solo l'1-0 davanti a Valladares con un tiro di poco largo. La legge del gol sbagliato si fa sentire per i sudamericani che incassano amara la pillola di Costly al 31', ma sul vantaggio degli uomini di Luis Fernando Suarez pesa come un macigno l'erroraccio di Guagua che non controlla la sfera.
Tuttavia dura un minuto la festa per i biancoazzurri perché un tiro di Paredes taglia tutta l'area rivale favorendo il tap-in di Enner Valencia per l'immediato pareggio.

Pochi contenuti in campo,
ma abbondanti in tribuna.
Spettacolo sulle tribune probabilmente più interessante di quello sul campo dove le due selezioni, consce dei propri limiti tecnici buttano il cuore oltre all'ostacolo. A fine tempo Dominguez, incerto in avvio, deve opporsi ad una punizione bomba di Maynor Figueroa, terzino hondureño del Wigan.
E' il segnale della volontà nordamericana di vincer la gara. Dominguez resta solido nel secondo tempo bloccando un bel tiro di Beckeles e respingendo in corner una girata improvvisa di Bengston.
Il vantaggio lo trovano però gli uomini di Rueda al 64' con una pennellata del veterano Walter Ayovì che diventa pane per Valencia.
In assenza di valide risposte dei rivali, che provano ancora con un tiro di Figueroa direttamente da casa propria, l'Ecuador resta in corsa per gli ottavi per i quali basterebbe persino un pari se la Svizzera bissasse la figuraccia di questa sera contro l'Honduras.

La Francia abbatte il muro svizzero.
Ottavo e primato: Benzema quota 3.

Un segnale fortissimo arriva dalla Francia nella notte di Salvador de Bahia dove l'immagine della granitica Svizzera degli ultimi mondiali viene surclassata dalla nazionale transalpina di Didier Deschamps.
Non è fortunato l'avvio elvetico col k.o. di Von Bergen, rilevato dall'esperto Senderos dopo appena 9'. Il centrale che ha trascorso una vita all'Arsenal al 17' fa da spettatore alla zuccata che apre lo show del gunner Olivier Giroud.
La Francia chiude subito la sfida con un tremendo uno-due grazie al filtrante di Benzema che manda al raddoppio sotto porta Matuidi un minuto più tardi. Al 32' potrebbe arrivare il terzo centro del bomber del Real nel mondiale ma Benaglio ferma il suo rigore poco convincente. Il tiro dal dischetto è l'unico errore dei francesi nella sfida che fanno il terzo con Valbuena al 40' grazie ad un'azione dello stesso Giroud: era dal 1998 che la Francia non segnava tre reti consecutivamente. Allora fu campione sul Brasile.

Voilà les blues! Pokerissimo alla Svizzera: 5-2!
Benzema lanciato verso il titolo cannonieri trova il quarto sigillo grazie all'ingresso di Pogba il quale lo smarca con un gran tocco d'esterno al 67' favorendo il poker dei galletti.
I blues non si fermano più col numero 10 a pari merito con Müller nella classifica goleador e con il centro di Sissoko al 73'.
Dzemaili e Xhaka rendono il passivo meno pesante negli ultimi 10': il napoletano trova il gol su punizione dopo esser subentrato al compagno in azzurro, Behrami, mentre l'attaccante del Basilea firma il 2-5 finale a 3' dal termine.
Benzema potrebbe persino celebrare un'altra doppietta ma il fischio finale precede il suo gol.

domenica 15 giugno 2014

Senza inni la musica la fa Benzema.
Doppietta sull'Honduras: 3-0 blues.

Vale per tre Karim Benzema nella notte dell'esordio transalpino nel Mundial brasiliano dove i galletti hanno tartassato l'Honduras costretto a resistere per tutto il primo tempo fino al primo schiaffo patito per un rigore concesso in modo stupido da Wilson Palacios, la cui famiglia ha avuto l'onore assoluto di portare tre fratelli ad un Mondiale, quello di quattro anni fa.
Due legni impediscono ai galletti di tirar subito fuori la testa dal sacco: sul primo è bravissimo Valladares ad alzar la mano sulla conclusione di Matuidi che bacia la traversa al 16', sul secondo assai sfortunato Griezmann il cui colpo di testa muore nuovamente sul legno.
Pogba rischia poi il rosso per uno scontro con il centrocampista centroamericano del Wigan: i due vengono entrambi ammoniti ma per Palacios arriva il secondo giallo a causa della spinta sullo juventino che causa il rigore spacca-partita. Benzema con grande lucidità chiude il primo tempo sull'1-0 francese.

La Paperissima del portiere hondureño apre la ripresa in cui la formazione di Didier Deschamps si troverebbe ben presto a far i conti col terzo legno, colpito da Benzema con un gran sinistro al volo, ma l'estremo difensore rivale trasforma con una maldestra deviazione il tiro in gol dopo il rimbalzo sul palo.
Luis Fernando Suarez, miracoloso nell'arrivar agli ottavi in Sud Africa con l'Ecuador, capisce che per i suoi è finita.
Benzema gliene da conferma al 72' con una botta sulla traversa che vale finalmente la meritata doppietta.

lunedì 9 giugno 2014

Deschamps deve fare a meno del genio.
Blues low-profile ma nel 2006 fu finale.

Il biennio magico che va dal 1998 al 2000 è sicuramente il momento che ha dato maggiore gloria alla Nazionale francese (un mondiale, in casa appunto nel 1998 e i due Europei dell'84 e del 2000) la cui collezione di trofei è ben poco vasta rispetto alle stelle vantate dagli anni '50 ad oggi.
Prima di allora un vuoto, poi il terzo posto in Svezia nel 1958 in cui la Francia trascinata dai 13 gol di Just Fontaine, record per una singola edizione, ma dopo un girone chiuso in testa con la Jugoslavia ed il 4-0 sull'Inghilterra, i galletti si arrendono in dieci per 5-2 al Brasile al Rasunda Stadion per poi conquistare a Göteborg il terzo posto con un 6-3 sulla Germania Ovest 4 giorni dopo.
Il primo successo transalpino arriva nell'Europeo casalingo ad otto squadre con un girone dominato contro Danimarca, Belgio e Jugoslavia, un 3-2 sul Portogallo in semifinale ed un 2-0 sulla Spagna firmato da Platini e Bellone al Parc des Princes.

Il bomber del '58, J. Fontaine.
Un periodo grigio però segue al suo primo successo con Platini che diventa tecnico e manca la possibilità di difender il titolo nell'edizione successiva. Blues male anche ai Mondiali fino al 1998 quando, ancora davanti al proprio pubblico, la nazionale transalpina conquista il secondo titolo della sua storia sul Brasile: dopo un girone dominato su Sudafrica (3-0), Arabia Saudita (4-0) e Danimarca (2-1), i casalinghi superano al golden gol il Paraguay (Blanc al 118'), ai rigori gli azzurri nei quarti con una decisiva traversa di Di Biagio contro Barthez ed in semifinale la Croazia di rimonta dopo la rete di Suker, con una clamorosa doppietta di Thuram. Nella finalissima il Brasile, netto favorito e campione nell'edizione precedente, s'inchina alla legge di Zidane che segna una doppietta. Finisce 3-0 con rete al 93' di Petit.
Rimonta anche nel 2000 purtroppo la Francia che strappa l'Europeo agli azzurri di Zoff col golden gol di Trezeguet nella finale di Rotterdam. L'ultima finale però raggiunta dai francesi, nel mondiale del 2006, è però vinta dalla nazionale italiana.

Ribery, top-player nella Champions 2013.
Un doppio forfait condiziona la spedizione brasiliana dei galletti di Didier Deschamps che deve rinunciare per infortunio a Franck Ribery e Clément Granier: al loro posto l'ex giocatore della Juve convoca Cabella e Schneiderlin.
L'equipe francese vanta un vasto blocco di giocatori militanti in patria in questa edizione del mondiale di cui ben tre nel Psg campione, ma in avanti Benzema dovrà darsi una svegliata a livello realizzativo rispetto alla stagione col Real per aiutare Griezmann ed il talentuoso giovane del Newcastle Loic Remy. Dai magpies i blues ricevono in dono altri due preziosi giocatori come il terzino Debuchy ed il centrocampista Moussa Sissoko.
La parentesi della finale di Berlino è l'unica positiva per la Francia degli ultimi mondiali, eliminata sia in Corea che in Sudafrica dopo il primo turno, pertanto le responsabilità del selezionatore sono altissime dopo i fallimenti di Domenech e Blanc. L'asso Pogba, che proprio il Psg brama, potrebbe dargli una grossa mano.


FRANCIA:
Portieri:
-Hugo Lloris (Tottenham),
-Stéphane Ruffier (Saint-Etienne),
-Mickaël Landreau (Bastia) .
Difensori:
-Mathieu Debuchy (Newcastle),
-Lucas Digne (Psg),
-Patrice Evra (Manchester United),
-Laurent Koscielny (Arsenal),
-Eliaquim Mangala (Porto),
-Bacary Sagna (Arsenal),
-Mamadou Sakho (Liverpool),
-Raphaël Varane (Real Madrid) .
Centrocampisti:
-Yohan Cabaye (Psg),
-Remy Cabella (Montpellier),
-Blaise Matuidi (Psg),
-Paul Pogba (Juventus),
-Rio Mavuba (Lille),
-Moussa Sissoko (Newcastle),
-Mathieu Valbuena (Marsiglia);
Attaccanti:
-Karim Benzema (Real Madrid),
-Olivier Giroud (Arsenal),
-Antoine Griezmann (Real Sociedad),
-Morgan Schneiderlin (Southampton),
-Loïc Rémy (Newcastle).

lunedì 2 giugno 2014

La Errani sbriciola la Jankovic al Garros.
Sara affronterà ai quarti la Petkovic.

Dura solo un set la battaglia per i quarti di finale tra Sara Errani e Jelena Jankovic, ma è una sfida tenuta aperta soltanto dalla tennista azzurra che dimostra nell'ora e 59 minuti di gioco del Suzanne Lenglen tutta la sua superiorità e la sua migliore forma fisica rispetto alla racchetta serba.
La bolognese scappa subito con un break sul 2-0, ma sul 4-1 subisce due break che la portano sotto nel punteggio nel momento più delicato. Le lacrime sembrano un segnale di debolezza, invece sono uno sfogo di rabbia contro sé stessa dalle quali parte la reazione: la Errani annulla il set-point sul 6-5 Jankovic e chiude il tie-break sul 7-5.
La Jankovic accusa il colpo e si presenta al secondo set con un parziale negativo di 3-0, la Errani chiude 6-2 e si concede pure di zittire il tifo rivale presente in tribuna.
Ora la tennista azzurra si gode i quarti contro la tedesca Petkovic. Se supererà il turno troverà sulla sua strada la Halep oppure Kuznetsova.