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lunedì 28 giugno 2021

La Danimarca sogna Euro 92 con un poker su Bale.
De Ligt da una mano ai cechi, poi ci pensa Schick

Euro nostalgie sfiorano le menti danesi, elevate verso sogni di gloria lontani trent'anni.
La Danimarca umilia il Galles ad Amsterdam e passeggia verso il quarto di finale sognando di emulare l'impresa della vittoria dell'Europeo scandinavo del 1992 (si giocava però in Svezia).
Il modesto torneo di Bale (solo 2 assist ed 1 giallo) si chiude già al 9' dell'ottavo di finale con mancino largo.
Da qui in poi è una sinfonia biancorossa con Dolberg ad aprire le danze con un bel destro a giro al 26' e Maehle che sfiora il secondo gol dell'Europeo nel recupero trovando le manone di Ward.
Il raddoppio arriva comunque poco dopo, gentilmente offerto da un regalo del neo-entrato Neco Williams, il quale ciabatta un cross di Braithwaite servendo allo stesso Dolberg un facile tap-in in area. Jensen potrebbe fare tris con uno spiovente da sinistra al 65'.
I danesi piovono da tutte le parti sui poveri rivali. Occasione addirittura epocale all'85' con Ward che si allunga sul colpo di testa di Poulsen e Braithwaite e Andersen che mancano il tap-in.
Maehle cala il tris poco più tardi rientrando sul mancino in area e seccando Ward. Il Galles perde la testa e Wilson per rosso diretto. Braithwaite la chiude col mancino al 93'.

mercoledì 18 novembre 2015

Hannover sotto scacco: paura ma niente bombe

La vigilanza della Polizei nell'HDI-Arena.
Tutto si è fermato a Hannover nel timore d'un attacco terroristico.
L'HDI Arena che doveva ospitare Germania-Olanda è stata evacuata dopo 15' dall'apertura dei tornelli con l'annuncio "Cari amici del cacio, la partita è stata cancellata. Tornate a casa normalmente!"
Si sospettava fortemente di una bomba e si era scritto (fonte Bild.de) di un arresto ma il Ministro degli Interni tedesco, Hornst Pistorius, ha fatto chiarezza sui fatti: "L'evacuazione dello stadio è andata bene, gli spettatori si sono comportati benissimo. Per ora nessun arresto. L'esplosivo? Per ora non è confermato. La decisione di annullare il match è amara, ma in caso di dubbio la protezione deve avere la precedenza".
In città evacuata anche la TUI-Arena, palazzetto del ghiaccio locale, dopo alcuni accertamenti, e bloccato un Intercity per timore su un oggetto sospetto.

martedì 17 novembre 2015

Paura bomba a Hannover. Sospetta ambulanza.
Posticipata l'amichevole Germania-Olanda

Paura a Hannover dove la sfida amichevole tra Germania ed Olanda viene rinviata per un ambulanza sospetta trovata all'esterno dell'HDI Arena, secondo la polizia locale imbottita di esplosivo.
La psicosi che tormenta l'Europa dopo i fatti dello scorso 13 Novembre verrà sicuramente aumentata da questo episodio per il quale è stato prontamente fatto evacuare l'impianto dove era presente anche la cancelliera Angela Merkel. Nel frattempo le forze dell'ordine con annuncio in olandese ed in lingua tedesca hanno comunicato su Facebook il rinvio ed invitato gli spettatori a lasciare senza allarmismi eccessivi lo stadio. Fermato intanto un sospetto.
In questi minuti parla Thomas de Maiziere, ministro degli interni teutonico.

mercoledì 7 ottobre 2015

La guida per resistere alla pausa nazionali.
Azzurri in Azerbaijan. Olanda sotto pressione.

Stramaledetta Nazionale La pausa nazionali per gli amanti del pallone è come un fulmine a ciel sereno. La Serie A, quest'anno più imprevedibile che mai, è entrata nel vivo; le coppe hanno già lasciato in dote primi morti e feriti (leggi Roma).
Fidanzate, mogli e figli richiedono la vostra presenza, ma voi non sapete davvero a quale partita rinunciare; e proprio sul più bello... ecco la Nazionale!
Per voi che:" La Nazionale deve giocare a Natale quando non ho un nulla da guardare!", ecco una piccola guida che vi permetterà di superare indenni questa noiosissima settimana.

giovedì 10 luglio 2014

Argentina in finale: due trionfi su due.
Chance Messi sulla Germania a Rio.

Posta troppo alta quella in palio all'Arena Corinthians tra Olanda ed Argentina che possono permettersi il lusso di tornare in una finale mondiale dopo il netto k.o. dei casalinghi del Brasile a pannaggio della Germania di ieri sera: l'albiceleste la spunta sugli oranje solo ai rigori dove questa volta Van Gaal non impiega Krul trovando una resistenza inesistente in Cillesen che non riesce a trattenere la conclusione vincente di Maxi Rodriguez consegnando alla selección la terza finale della sua storia dopo quella giocata dagli oranje in Sud Africa quattro anni fa conclusa col k.o. (come nei precedenti del '74 e del '78) contro la Spagna.
L'Argentina sogna perché quando si è presentata alla finale Mondiale non ha mai sbagliato: nell'edizione casalinga del 1978 superò proprio i tulipani e nell'86 bissò il successo in Messico contro l'Inghilterra con la famosa mano de Diós.

El Pipa sfiora, ma è tutto fermo: offside!
Pochi spunti caratterizzano i 90' dell'Arena Corinthians. Nella prima frazione Messi fa far bella figura a Cillesen che blocca in tuffo un suo piazzato al 13' e poi ringrazia Garay per l'errore di mira al 25' nel colpo di testa su invito di Lavezzi.
Demichelis costringe Cakir a farsi ammonire su Robben dopo aver già rischiato contro Sneijder. L'ex interista prova a farsi vedere su calcio piazzato al 50' ma fa peggio di Messi spedendo la palla in tribuna mentre al 58' el pocho costruisce finalmente un occasione per l'albiceleste con un cross per Higuain che è anticipato da Janmaat: il Napoli che fu ed il Napoli di oggi non accendono l'azzurro d'oltreoceano. El Pipa va vicino al gol al 75' ma il suo destro al volo da solo l'illusione ottica del vantaggio e viene annullato dalla bandierina del guardalinee.
L'Argentina che fa di più e non passa rischia la beffa nel finale secondo una delle leggi più antiche del calcio, ma Robben, entrato in area di prepotenza su tacco di Sneijder, deve rimpiangere la sua esitazione al tiro venendo chiuso da Mascherano.

Palacio fallisce l'appuntamento alla finale.
Romero rimedia con due parate nei rigori.
Il codino teso di Palacio, entrato nel finale di gara con Aguero per Perez e Higuain, avvicina notevolmente la selección al vantaggio deviando di testa a 5' dai calci di rigore un lancio dalle retrovie che l'interista potrebbe controllare per cercar il tiro vincente di piede, ma il treno passa e Sabella sbianca. Due più tardi tocca a Maxi Rodriguez ma stavolta è Cillesen a rispondere e Van Gaal non se la sente di chiamarlo fuori per Krul in vista dei rigori: l'ultimo cambio è Huntelaar per RVP.
Dal dischetto il protagonista è Romero che ferma subito Vlaar e dopo le reti di Messi, Robben e Garay, fa piangere Sneijder. Aguero e Kuyt non sbagliano, mentre Maxi Rodriguez rischia lo stop ma le mani di Cillesen lasciano passare sotto la traversa il pallone che vale la finale per Messi: caro Leo, è la tua occasione!

domenica 6 luglio 2014

Cillessen conserva, Krul ferma i ticos.
Olanda in semifinale dagli 11 metri.

Un vero stratega Louis Van Gaal che si guadagna la semifinale del Mondiale di Brasile 2014 dimostrando di meritare questo soprannome non a caso affibiatogli.
Nella sfida contro la Costarica l'Olanda trova infatti un rivale vero ed ancora non pago dell'impresa nel gruppo contro Olanda, Uruguay ed Inghilterra e dell'ottavo vinto ai rigori contro la Grecia ma il sogno dei ticos si spegne dopo 120' molto equilibrati nella sessione di rigori giocata dal tecnico promesso allo United con il cambio tra i pali: fuori Cillessen, salvifico nel secondo supplementare su Bolaños, dentro il para-rigori Krul che fa la fortuna della scelta del suo coach respingendo due tentativi e facendo festeggiare i tulipani, avvizziti e stanchi nell'extra-time.

La Costarica esce tra applausi assordanti.
Fondamentali i legni nel corso della sfida per tenere in piedi le speranze di Costarica che nel primo tempo limita bene i danni rischiando solo a metà frazione su Van Persie (bravo Navas in uscita) e su una conclusione di Sneijder respinta in corner dal portiere del Levante.
La difesa centroamericana resiste fino all'82' quando è salvata dal palo su punizione dello stesso trequartista del Gala. Il finale è un assedio oranje che trova Navas su Van Persie, poi autore di un clamoroso liscio sotto porta ad un minuto dallo scadere, ed una conclusione di Van Persie respinta sulla linea sulla traversa da Tejeda al 94'.
Si va ai supplementari e nella seconda frazione l'11 di Pinto prova due volte con Bolaños (partita da 9!) a spaventare con belle serpentine Cillessen che salva la palla della condanna su Ureña al 117'. L'intervento del portiere dell'Ajax è però l'ultimo della gara perché la traversa nega ancora il gol a Sneijder e quando si rendono necessari i tiri dal dischetto Van Gaal si affida allo specialista. E chi vince ha sempre ragione perché dopo i gol di Borges e Van Persie il portiere del Newcastle ferma dal dischetto Bryan Ruiz, la figura più rappresentativa del Mondiale dei ticos, poi fanno gol Robben, Gonzalez, Sneijder, Bolaños e Kuyt ma Krul ferma Umaña, l'eroe firmatario del quarto di finale, nel rigore decisivo.

domenica 29 giugno 2014

Le arance sono indigeste al Messico.
Wes e Huntelaar rimontano la Tricolor.

Arance spremute per un tempo dal Messico e dal caldo di Fortaleza, ma l'undici di Louis Van Gaal centra comunque il quarto di finale grazie ad una rimonta maturata negli ultimissimi istanti di gara.
La sfida contro il Messico mette da subito a dura prova gli europei, meno abituati al forte caldo ed alla grande umidità, oltre l'80% con i 32° di temperatura. Annebbiato più di tutti è il portiere Cillesen che smanaccia goffamente un destro di Salcido direttamente da Città del Messico al 32' e rischia grosso con un'uscita fuori area in cui manca di decisione. Dieci minuti più tardi tuttavia il portiere dell'Ajax mostra le sue doti respingendo di piedi un tiro di Peralta da zona defilata, ma gli oranje vengono beffati a ridosso della pausa quando Proenca non assegna un rigore netto per fallo di Marquez su Robben e Dos Santos punisce dalla distanza Cillesen all'ennesimo passaggio a vuoto dopo 2' della ripresa.

Lo splendido pareggio di Wesley Sneijder.
Perseverare è diabolico ed il portiere è nuovamente fuori-posizione ma anche i centroamericani pagano il ripetersi dello stesso errore.
Gli oranje infatti reagiscono alla mazzata subita avvicinando il goal con la capocciata di De Vrij su corner di Robben al 59' ma Ochoa compie l'ennesimo miracolo del suo mondiale, poi la stessa ala del Bayern serve Wes Sneijder in area, ma l'ex Inter viene murato. Ochoa non può nulla sul #10 quando all'87' Sneijder raccoglie una corta respinta della difesa rivale per salvare il Mundial olandese con una botta d'esterno collo dal limite.
Nei recupero, di 6', Marquez stende ancora Robben come nel finale del primo tempo, ma questa volta non la passa liscia e Huntelaar dal dischetto manda avanti i tulipani.

lunedì 23 giugno 2014

L'Olanda si prende il primato sul Cile.
La Spagna e Villa l'onore sui cangaroos.

L'Olanda prima nel Gruppo B attende la sua avversaria negli ottavi di finale dopo la vittoria maturata su Cile nell'ultimo quarto d'ora del pomeriggio di San Paolo.
Gli oranje di Van Gaal passano al 75' grazie a Leroy Fer, cambio azzeccatissimo dal selezionatore dei tulipani che tengono per l'occasione RVP in tribuna.
La sfida dell'Arena Corinthians vive di grande equilibrio per tutti i 90' ma il risultato finale di 2-0 punisce eccessivamente la roja: nel recupero infatti Robben, già pericolosissimo con una serpentina a metà tempo, fugge sulla mancina per servire a Depay il pallone del raddoppio.

Blind limita un nervoso Alexis Sanchez.
Sanchez asfissiato nelle strette marcature oranje combina ben poco nell'area rivale dove però meriterebbe un rigore nella fase iniziale per l'uscita bassa di Cillesen che lo tocca ma viene graziato dal direttore di gara guineano Bakary Gassama.
La qualità degli arbitraggi è un costante problema ormai nei mondiali con fischietti che vengono da federazioni poco prestigiose e spesso non sono all'altezza della situazione.
Poco male per gli uomini di Sampaoli anche se negli ottavi si teme il derby col Brasile, impegnato stasera contro il già eliminato Camerun.

Il tacco di Villa è il mesto addio alla roja.
Il saluto magico di David Villa congeda i campioni uscenti dall'edizione brasiliana della Coppa del Mondo.
La Spagna salva la faccia in una partita tra deluse contro l'Australia sbloccando l'asfittico primo tempo al 36' con un tacco del guaje, all'ultima con la selección, su servizio di Andrés Iniesta.
All'Arena da Baixada pesa l'assenza di Tim Cahill, squalificato nei cangaroos, così gli spagnoli arrotondano con Torres al 69' e la doppietta dello stesso Villa, il quale ha già un contratto con il Melboune, all'81'.
Un addio mesto per la bella addormentata del Bosque.

giovedì 19 giugno 2014

La Spagna è roja solo per imbarazzo.
Cile ed Olanda avanti, campioni out.

La roja è cilena e si qualifica per gli ottavi del Mundial di Brasile 2014 grazie ad una bellissima vittoria per 2-0 sui campioni in carica della Spagna che dopo il titolo sudafricano del 2010 e i due europei vinti in Svizzera ed in Polonia mostra probabilmente tutto il suo appagamento nelle sfide giocate nel Sud America.
Nella serata del ganar o la muerte gli iberici di Del Bosque soffrono costantemente il Cile di Jorge Sampaoli che non ha pietà degli allori avversari: il tecnico, maniaco dello studio dei filmati nelle vigilie delle gare, prima trema per un'occasione di Xabi Alonso murato da Bravo, poi esulta dopo 19' con il gol di Edu Vargas che sfrutta il traversone dalla destra di Aranguiz per bruciare Casillas con lo stop e freddare l'ultimo tentativo di recupero di Sergio Ramos.
La selección spagnola cerca il pareggio con una palla per Diego Costa che batte al volo sull'esterno della rete.

Casillas ancora colpevole: regala il 2-0 al Cile.
Casillas il simbolo del tracollo degli europei, Sanchez del dinamismo del Cile: il raddoppio nasce da qui con la punizione del blaugrana al minuto 42' che il portiere del Real, contestato da Mou in settimana che sottolineava le sue panchine madridiste, respinge sui piedi di Aranguiz mancando anche nel piazzamento sull'esterno vincente del #20 di Sampaoli.
Diego Costa è all'altezza di sé stesso per soli 3': al 49' si fa pericolosissimo in area ma si fa chiudere da Isla poi trova più tardi con una rovesciata Busquets che si divora il piattone a porta vuota che ridarebbe fiato ai suoi.
Il madridista, parso ancora alle prese coi postumi dell'infortunio, lascia il posto a Torres quando è tardi ed anche l'ultimo tentativo di Iniesta serve solo per l'addio. Cile avanti, campioni a casa.

Cahill saluta con uno dei più bei gol di Brasil2014.
Cangaroos out dal Mondiale con la Spagna, ma l'eliminazione degli australiani ha un peso ben diverso alla luce di come è arrivato il k.o. contro l'Olanda del 5-1 sui campioni in carica.
La formazione oceanica fa soffrire tremendamente gli oranje che s'illudono con Robben al 20', ma vengono immediatamente ripresi da un gol strepitoso (vedi l'animazione) segnato con un sinistro al volo da Tim Cahill su lancio da 40 metri.
Nella ripresa gli australiani, dopo una grande chance per Bresciano, ribaltano addirittura il punteggio grazie ad un rigore di Jedinak  al 54' ma gli uomini di Van Gaal riacciuffano la gara in pochi minuti col solito Van Persie, che becca un giallo e salterà la sfida per il primato col Cile. Ryan manda avanti l'Olanda con una papera su botta di Depay condannando l'11 di Postecoglu, tra i primi a strappare il biglietto per il Brasile, al ritorno a casa.

venerdì 13 giugno 2014

Cinque calci nel sedere ai campioni.
Mega-rivincita dell'Olanda di Van Gaal.

5 pugni in faccia ai campioni della Spagna: si è conclusa così la sfida del Castelão che ha dunque decretato la netta rivincita dei tulipani sulla formazione iberica laureatasi campione quattro anni fa in Sudafrica con una vittoria di misura sui rivali.
La formazione di Louis Van Gaal pare da subito ben intenzionata con un grande suggerimento di Robben in favore di Sneijder il quale si divora la firma dell'1-0 dopo appena 9' di gioco.
Al 20' invece sembra fatta per la roja che vede l'1-0 con David Silva il quale tenta il pallonetto davanti al portiere trovando un riflesso decisivo in Cillesen. Il vantaggio dei latini arriva al 27' grazie ad un rigore guadagnato dall'impalpabile Diego Costa con Xabi Alonso.
Il bomber dell'Atletico dimostra comunque tutto il suo nervosismo facendosi notare nel primo tempo soltanto per una testata a Martins Indi.

Iker Casillas s'inchina a Robin Van Persie.
La prodezza di RVP ristabilisce la parità ad un attmo dal riposo: il bomber dello United si getta in tuffo su palla di Blind, figlio del giocatore degli anni '80, scavalcando Casillas con una palombella strepitosa.
E' il gol della scossa per i giovani oranje che nella ripresa dilagano grazie alla rete con cui Robben si sblocca psicologicamente al 53'.
L'arbitro italiano Rizzoli viene chiamato in causa da Casillas sul 3-1 di De Vrij che colpisce all'altezza del palo su punizione grazie ad un colpo di testa, ma la carica sul portiere non viene riconosciuta.
Casillas ha ben poco da lamentarsi, se non di sé stesso perché al 72' è lui a regalare il poker a Van Persie che firma la doppietta: unico olandese ad aver segnato in tre diversi mondiali.

Robben al top: doppietta e grande show!
Robben de matt' questa Olanda che esagera vistosamente con il campione del Bayern il quale trova il quinto gol su una rivale ormai inerme di cui nessuno ricorda più i trionfi grazie agli 80' del team di Van Gaal: Robben salta tutti, scherza con Casillas, si beve un caffé, sbianca Sergio Ramos e manda in buca: 5-1!
Poco dopo potrebbe arrivare l'hattrick dell'ala olandese che scriverebbe un risultato tennistico sulla sfida, comunque lontana dall'equilibrio di una finale.

giovedì 5 giugno 2014

L'Olanda di Van Gaal è tra le certezze.
Nel passato solo l'euro-exploit dell'88.

Tulipani rinnovati rispetto alle ultime competizioni internazionali disputate dalla selezione attualmente allenata da Lous Van Gaal: nelle convocazioni del maestro spiccano l'esclusione di Stekelenburg, che si è giocato il mondiale con una stagione deludente in Premier League, e la rinuncia forzata a Rafa Van der Vaart.
Il reparto più ringiovanito di questa nazionale è sicuramente quello difensivo dove i vari addii di Heitinga, Boularhouz e Mathijsen hanno lasciato il posto ad interessanti prospetti messisi in luce nel campionato casalingo della Eredivisie: tra loro spiccano i terzini Blind, Martins Indi e de Vrij. L'uomo di esperienza è Ron Vlaar dell'Aston Villa.
Dalla cosiddetta cintola in sù la qualità degli oranje è mozzafiato: alla classe di Sneijder a centrocampo, si aggiungono la velocità d'esecuzione di de Guzman e la compattezza di Wijnaldum e Fer, in avanti brilla la stella ad intermittenza di Robben, affiancato da altre valide ali come Depay e l'esperto Kuyt.
I gol di Van Persie, Huntelaar e Lens rendono vice-campione del mondo una squadra ancora temibilissima ed assolutamente completa.

Gol da pazzi di Van Basten in Euro '88.
La finale persa dai tulipani in Sudafrica contro la Spagna è la terza sconfitta subita dopo quelle consecutive del 1974 e del 1978. Erano i tempi di Johan Cruijff e di Neeskens la cui rete del vantaggio nella finale tedesca venne rimontata dalla Germania Ovest con Breitner (rigore) e Müller.
Sfortunatissima la finale giocata 4 anni più tardi: antagonista ancora la padrona di casa dell'edizione che la spunta nei supplementari dopo un palo di Rensenbrink al 90'. L'Argentina alza al cielo la prima ed unica Coppa del mondo grazie ad una doppietta di Kempes (primo gol nei 90' con pari di Nanninga) ed alla rete di Bertoni.
Tuttavia l'Olanda aveva vissuto un buio totale prima di allora e da lì solo il 4° posto di Francia '98 guadagnato contro il Portogallo fa luce sulla storia degli arancioni nei mondiali.
L'unico trofeo nazionale arriva nel 1988 portando l'Olanda alla rivincita nella Germania Ovest avara pochi anni prima grazie alle reti di Gullit e Van Basten che stendono l'Urss in finale.

OLANDA:
Portieri:
-Jasper Cillessen (Ajax),
-Tim Krul (Newcastle United),
-Michel Vorm (Swansea City);
Difensori:
-Daley Blind (Ajax),
-Daryl Janmaat (Feyenoord),
-Terence Kongolo (Feyenoord),
-Bruno Martins Indi (Feyenoord),
-Joël Veltman (Ajax),
-Paul Verhaegh (Augsburg),
-Ron Vlaar (Aston Villa),
-Stefan de Vrij (Feyenoord);
Centrocampisti:
-Jordy Clasie (Feyenoord),
-Leroy Fer (Norwich City),
-Jonathan de Guzmán (Swansea City),
-Nigel de Jong (Milan),
-Wesley Sneijder (Galatasaray),
-Georginio Wijnaldum (PSV Eindhoven);
Attaccanti:
-Memphis Depay (PSV Eindhoven),
-Klaas Jan Huntelaar (Schalke 04),
-Dirk Kuyt (Fenerbahçe),
-Jeremain Lens (Dinamo Kiev),
-Robin van Persie (Manchester United),
-Arjen Robben (Bayern Monaco).