Seguiteci su Instagram e Facebook live con LuneDìB tutti i lunedì alle 19,30

giovedì 10 luglio 2014

Argentina in finale: due trionfi su due.
Chance Messi sulla Germania a Rio.

Posta troppo alta quella in palio all'Arena Corinthians tra Olanda ed Argentina che possono permettersi il lusso di tornare in una finale mondiale dopo il netto k.o. dei casalinghi del Brasile a pannaggio della Germania di ieri sera: l'albiceleste la spunta sugli oranje solo ai rigori dove questa volta Van Gaal non impiega Krul trovando una resistenza inesistente in Cillesen che non riesce a trattenere la conclusione vincente di Maxi Rodriguez consegnando alla selección la terza finale della sua storia dopo quella giocata dagli oranje in Sud Africa quattro anni fa conclusa col k.o. (come nei precedenti del '74 e del '78) contro la Spagna.
L'Argentina sogna perché quando si è presentata alla finale Mondiale non ha mai sbagliato: nell'edizione casalinga del 1978 superò proprio i tulipani e nell'86 bissò il successo in Messico contro l'Inghilterra con la famosa mano de Diós.

El Pipa sfiora, ma è tutto fermo: offside!
Pochi spunti caratterizzano i 90' dell'Arena Corinthians. Nella prima frazione Messi fa far bella figura a Cillesen che blocca in tuffo un suo piazzato al 13' e poi ringrazia Garay per l'errore di mira al 25' nel colpo di testa su invito di Lavezzi.
Demichelis costringe Cakir a farsi ammonire su Robben dopo aver già rischiato contro Sneijder. L'ex interista prova a farsi vedere su calcio piazzato al 50' ma fa peggio di Messi spedendo la palla in tribuna mentre al 58' el pocho costruisce finalmente un occasione per l'albiceleste con un cross per Higuain che è anticipato da Janmaat: il Napoli che fu ed il Napoli di oggi non accendono l'azzurro d'oltreoceano. El Pipa va vicino al gol al 75' ma il suo destro al volo da solo l'illusione ottica del vantaggio e viene annullato dalla bandierina del guardalinee.
L'Argentina che fa di più e non passa rischia la beffa nel finale secondo una delle leggi più antiche del calcio, ma Robben, entrato in area di prepotenza su tacco di Sneijder, deve rimpiangere la sua esitazione al tiro venendo chiuso da Mascherano.

Palacio fallisce l'appuntamento alla finale.
Romero rimedia con due parate nei rigori.
Il codino teso di Palacio, entrato nel finale di gara con Aguero per Perez e Higuain, avvicina notevolmente la selección al vantaggio deviando di testa a 5' dai calci di rigore un lancio dalle retrovie che l'interista potrebbe controllare per cercar il tiro vincente di piede, ma il treno passa e Sabella sbianca. Due più tardi tocca a Maxi Rodriguez ma stavolta è Cillesen a rispondere e Van Gaal non se la sente di chiamarlo fuori per Krul in vista dei rigori: l'ultimo cambio è Huntelaar per RVP.
Dal dischetto il protagonista è Romero che ferma subito Vlaar e dopo le reti di Messi, Robben e Garay, fa piangere Sneijder. Aguero e Kuyt non sbagliano, mentre Maxi Rodriguez rischia lo stop ma le mani di Cillesen lasciano passare sotto la traversa il pallone che vale la finale per Messi: caro Leo, è la tua occasione!

Nessun commento:

Posta un commento