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giovedì 1 ottobre 2015

Juve: campionato avaro, in Champions Alvaro!
Morata e Zaza: 2-0 sul Siviglia. Rimonta City.

Tra fame e forze l'iniziale è la stessa, la conclusione diameltralmente opposta. La Juventus di Max Allegri ne è l'esemplificazione più lapalissiana: in campionato una squadra blanda e distratta, in Champions una coesa tribù operaia che trae il massimo dal proprio spirito di squadra dopo il rinnovamento estivo.
Due vittorie diverse in avvio del torneo: di nervi quella dell'Ethiad a Manchester, di testa quella col Siviglia. La prima zuccata ce la mette il solito Morata che dopo un primo tempo di sbadigli con una predominanza juventina raggiunge Alex Del Piero nel record delle 5 reti consecutive in Champions. In questa manovra brilla il lavoro di Khedira che gioca di prima un ottimo pallone al suo rientro poi gestito da Cuadrado in favore di Barzagli nelle insolite veste di pennellatore. Il colpo di testa di Morata è una delizia che non lascia scampo a Rico.
Nella ripresa stessa musica ma Dybala manca il bis dopo pochi istanti sull'assistenza di Bonucci. La Juve proprio per una sponda dell'argentino stramato dai crampi chiede un rigore a danno di Cuadrado ma non occorre. Dybala infatti al 92' lotta a centrocampo consentendo la fuga per la vittoria al neo-entrato Zaza: 2-0 e col Gladbach si può staccar il biglietto per i quarti in 180'.


El Kun Aguero può finalmente sfogarsi.
Serve il Kun Aguero al City per espugnare il Borussia Park di Gladbach benché la serata sembra sin da subito storta per gli inglesi fermati sul tap-in dell'argentino da un miracolo di Sommer.
Al 18' però Rafael spreca un rigore calciando centrale poi ancora Hart salva su Rafael in uscita e si ripete su Hartmann. Al 50' un mani Fernandinho su Xhaka non viene fischiato, ma i tedeschi non perdono tempo e passano al 53' su cross di Korb per il destro di Stindl.
Korb prova a dar una mano ai suoi anche quando nulla è fattibile come l 65' sul tiro di Demichelis che valica la porta nonostante la mezza rovesciata del tedesco. L'arbitro non vede la rete ma sulla ribattuta Otamendi toglie ogni dubbio. Allo scadere la chiude Aguero spiazzando Sommer dal dischetto.

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