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domenica 22 giugno 2014

Menomale che c'è Messi: Iran k.o. al 91'.
Albiceleste qualificata, Nigeria quasi.

La Copa di Messi potrebbe essere questa brasiliana. La pulce che infatti non aveva mai brillato in un Mondiale qualifica da solo la sua mediocre Argentina per l'ottavo di finale brasiliano con due prodezze decisive, di cui la prima contro la Bosnia poche notti fa e la seconda a tempo scaduto contro l'Iran.
L'albiceleste si salva così in una gara contraddistinta dall'assoluta pochezza dove in un tempo crea soltanto una chance con Higuain contro i modesti asiatici, fermato attorno al 20' da una tempestiva uscita di Haghighi.

Un Sergio Romero reattivo salva Sabella.
E' prezioso Romero per tenere la selección di Sabella lontano da figuracce perché nella ripresa l'Iran sfiora addirittura il vantaggio dopo una prima frazione dominata dalla squadra favorita solo sul piano del possesso palla con una percentuale attorno al 70%. Il portiere del Monaco diventa infatti decisivo sulle zuccate di Ghoochanneijad e Dejagah, attaccante del Fulham sul quale il guardiano è costretto ad un autentico miracolo.
La squadra di Sabella balbetta, colleziona angoli, ma non sfonda fino al 91' quando Messi le da il verbo e l'ottavo di finale con un mancino magico. Romero e Sabella ringraziano, l'Argentina soffre ma ride.

Solo un k.o. contro l'Iran toglierebbe
alle super aquile l'ottavo di finale.
Volano le aquile nigeriane che un goal di Odemwingie trascina verso gli ottavi. La Bosnia rimedia così la seconda sconfitta su due gare mondiali dopo l'onorevole lotta contro l'undici sudamericano all'esordio.
Il talento del Lille mostra subito le proprie ambizioni di esser decisivo con un bel calcio piazzato all'8' ma la palla va fuori di un soffio alla destra di Begovic. Le due squadre si pungono con Eneyama bravo su Dzeko.
I primi 20 minuti pirotecnici si concludono con la fuga vincente di Emenike che smarca il compagno per la correzione del vantaggio. Il gol da fiducia all'11 di Keshi che prova spesso la conclusione trovando attento il portiere avversario, bravo anche in uscita su Emenike a pochi minuti dalla fine.

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