Che le maglie verdi non vogliano star a guardare lo si capisce subito grazie ad una pericolosa bordata di Herrera, la cui somiglianza fisica con Di Maria è notevole, e ad un tiro sibillino di Vazquez che finisce di poco a lato. Poi al 26' Ochoa entra in temperatura volando su una zuccata di Neymar che vede cancellarsi il terzo gol mundial cancellato da una prodezza. A tempo scaduto il Messico si distrae e chiama nuovamente al sacrificio il suo portiere salvatosi con un'uscita tempestiva su punizione dalla trequarti con la quale mura David Luiz e Paulinho.
Ochoa eroe messicano. Soffre il Brasile. |
Marquez ci prova di testa, Herrera impensierisce ancora Julio Cesar che è però sempre presente, anche su Andrés Guardado poco dopo. Ci provano con convinzione gli uomini di Miguel Herrera ma l'attaccante Oribe Peralta è il più assente dalle occasioni sul referto: i brasiliani probabilmente ricordano la doppietta con cui il bomber tolse loro il titolo olimpico di Londra due estati fa.
Difetta in memoria invece l'arbitro Çakir che manca di estrarre il rosso nei confronti di Thiago Silva al 79' per un fallo da ultimo uomo sul neo-entrato Chicharito, pronto a puntare la porta rivale: il quarto regalo fatto al Brasile potrebbe diventare decisivo al minuto 85 col centrale del Psg che incorna a botta sicura il vantaggio negato provvidenzialmente dal nuovo miracolo di Ochoa, una sorta di giustiziere divino nell'occasione.
Non è il Brasile in cui sperava Scolari quello che chiude sullo 0-0 benché la qualificazione contro il Camerun sia difficilmente in discussione. Il primato se la Croazia vincesse la gara contro gli africani potrebbe invece seriamente vacillare.
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