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mercoledì 10 luglio 2013

La radiottività a Fukushima preoccupa: cesio oltre soglia e dg Tepco morto.

Una Cernobyl 2 sembra verificarsi dai valori di radioattività registrati presso la vecchia centrale di Fukushima, colpita dallo tsunami dell'11 Marzo 2011: dai prelievi nelle acque fatti ieri infatti sarebbe stato riscontrato cesio 134 in 11.000 becquerel/litro e cesio 137 in 22.000 Bq/l, per dei valori più alti di rispettivamente di 111 e 105 volte rispetto a quelli dello scorso venerdì.
Preoccupa il fenomeno che non è spiegabile dai dati rilevati dal pozzo di osservazione a 30 metri di profondità nell'oceano accanto al reattore numero 2.

Avanti senza Yoshida la corsa nucleare del Sol-levante. Ieri si è diffusa la notizia della morte del dg della Tepco che spense autonomamente i reattori danneggiati dal sisma per poi contrarre un tumore all'esofago nel Dicembre del 2011.
Masao Yoshida, 58 enne, contravvenne agli ordini superiori per limare il pericolo di maggior dannosità dei reattori e ha dovuto pagare con la vita, mentre la sua azienda si propone oggi, all'indomani della sua morte, di riattivare il reattori 6 e 7 della centrale di Kashiwazaki-Kariwa (nella prefettura di Niigata).
Nel frattempo con migliaia di pagine (diecimila per fascicolo) le quattro potenti aziende nucleari nipponiche, Kansai Electric Power, Shikoku Electric, Kyushu Electric Power e Hokkaido Electric Power, chiedono alla Nuclear Regulation Authority di poter riavviare dieci reattori.

martedì 4 giugno 2013

18 anni al boss dell'eternit Schmidheiny. Pagherà lui per i danni dell'amianto.

Giustizia è fatta sul caso Eternit a Torino con la condanna di Stephan Schmidheiny a 18 anni di reclusione per aver investito i suoi capitali nella realizzazione di progetti il cui materiale base ha destabilizzato le condizioni di salute di alcuni cantieri e d'alcune zone geografiche del nostro stivale ammorbate dall'amianto.
A condannare l'industriale elvetico, ora 64 enne, il giudice Alberto Oggé la cui sentenza è stata l'ultima prima della pensione: nel corso di essa sono state citate 932 su più di 2100 vittime delle tonnellate disperse in Italia di questo materiale.

sabato 12 marzo 2011

L'asse terrestre si sposta per il violento terremoto in Giappone.

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Mentre in Italia ci si svegliava, verso le 6,45 mattutine, nel Sol Levante iniziava il dramma dell'ennesima catastrofe naturale che ha riguardato il Giappone.
Erano quasi le 15 pomeridiane nell'isola di Honshu, la più grande dell'arcipelago nipponico, quando un violento terremoto, stimato sugli 8,9 gradi della scala Richter ha devastato la zona e ucciso migliaia di persone travolte dalla forza d'urto della scossa e dall'inevitabile onda marina che s'è sollevata per l'ennesimo moto tellurico originatosi in una zona molto colpita da questi eventi per lo scontrarsi di placche tettoniche sotto la superficie marina.