Troppi gli sprechi: inaugura all'11' Nainggolan che su una respinta al limite dell'area piccola calcia solo di forza con l'esterno mancando la porta. Al 24' Pjanic ci prova a girare trovando i pugni di Viviano. Poco dopo entra Moisander per l'infortunio di Silvestre. Edin Dzeko ci prova al 44' con una incursione personale ma il suo tiro finisce a lato. Il bosniaco sarà evanescente per lunghi tratti.
Invece è palpabile al 49' Eder il quale beffa De Sanctis su una punizione con scarsa barriera. La Roma reclama però poco prima per un mani di Moisander in area.
Il resto lo fa Viviano che al 57' compie praticamente un miracolo in controtempo su piazzato di Pjanic per poi ripetersi su Dzeko.
Al 69' però il numero 2 deve arrendersi sul tiro ravvicinato di Salah su assist d'esterno del bosniaco. L'egiziano ci riprova al 75' ma il tiro è centrale, poi Cassano entra ed avvia l'azione decisiva all'85' con palla per Soriano ed il tirocross di Eder deviato in porta da Manolas a De Sanctis battuto per la beffa finale.
Felipe Melo che festeggia con un bacio. |
Nella sfida del Meazza contro l'Hellas il brasiliano è sempre nel vivo del gioco: non viene meno quando c'è da proporre né si tira indietro quando bisogna usar il bastone -chiedere a Pazzini che abbandona il campo dopo 20' per un suo intervento rude.
L'Inter spreca con Perisic nel primo tempo, poi sblocca con l'ex Galatasaray che segna di testa al 57' su cross di Telles.
Prima però rischia Handanovic che in avvio di ripresa si trova inerme di fronte a Sala il quale in contropiede manda alto.
Insegue i nerazzurri la Fiorentina. Nel 2-0 al Bologna altra gagliarda prova di Marcos Alonso che già 20' sfiora il gol col suo solito piazzato mancino. Ancora lo spagnolo e poi Destro ci provano dalla distanza senza esito, ma al 40' l'ex Roma ha un'occasionissima a tu per tu con Tatarusanu, bravo in uscita.
In avvio di ripresa Rebic ha una chance di testa ma la sfera si spegne a lato, poi l'ala gigliata viene sostituita per eccessi di nervosismo. Masina invece trova il giallo per entrataccia su Roncaglia.La Fiorentina approfitta d'un pallone inattivo per siglare il vantaggio grazie ad una sponda aerea di Vecino per Blazsczykowski che sigla 1-0.
Rebic esce dopo aver rischiato ancora un cartellino. Cross di Marcos Alonso ed estirada di Kalinic.
Blanchard gela lo Stadium: storico 1-1. |
Episodio capitale alla mezzora: Castillo sfrutta un rimpallo per calciare da due passi nell'area piccola bianconera ma trova il palo sulla cui respinta prova il tiro l'ex Frara. Barzagli colpisce di mano con le braccia larghe ma il rigore non arriva. Tantomeno il gol della Juve che al 40' maledice la traversa sulla testata di Pogba.
Dybala entra nella ripresa ed impegna subito Leali. Un'altra traversa nega ai padroni di casa il vantaggio su una torsione fantastica di Zaza con Cuadrado anticipato sulla linea. Il colombiano è però decisivo però al 50' con l'assist per l'ex Sassuolo il quale sblocca grazie alla deviazione di Blanchard. Su un asse anomalo la Juve potrebbe raddoppiare: lancio di Bonucci per Chiellini che manda fuori di testa. Entra anche Pereyra sul quale c'è Leali deve subito darsi da fare. Il portiere respinge di pugno una botta centrale di Hernanes. Nel recupero, su corner di Soddimo, Blanchard insacca di testa un clamoroso 1-1.
Sergio Floccari fa volare il Sassuolo. |
I neroverdi sono terzi dopo il successo a Palermo. Meritatissimi i tre punti con Sansone che già all'8' si attiva per Floccari, il quale brucia El Kaoutari ma coglie l'esterno della rete di Destro.
Bella risposta rosanero al 10' con tiro al volo di Rigoni su assist Vazquez che va di poco a lato. Al 12' Colombi salva in angolo su Floccari mentre dalla parte opposta al 21' Acerbi salva su Gila, prima che Vazquez chiuda largo.
Al 35' Floccari la sblocca rientrando sul destro e fulminando Sorrentino, ma a centrocampo c'è un fallo su Jajalo non rilevato per le cui proteste è espulso Iachini.
Il tecnico deve soffrire lontano dalla panca perché su un corner-schema gli ospiti con un velo di Politano mandano allo sparo Vrsaljko il cui destro va fuori d'un amen.
Al 49' una gran parata di Colombi su sinistro violento di Floccari è l'ultima occasione del match aggiudicatosi dai romagnoli che possono permettersi di far entrare Berardi solo a metà ripresa. L'arbitro Pairetto chiude con un rosso severissimo a Rigoni.
L'ex Catania Castro punisce i granata. |
Grande protagonista in avvio Hetemaj che al 5' reclama un rigore per un'incursione contro Bovo. All'8' tocca alla difes di casa chiudere con Bizzarri a respingere male su cross di Bruno Peres.
Nella ripresa al 53' Paloschi impegna Padelli dalla distanza mentre il Toro crea due occasioni dalla mancina con Molinaro: prima l'ex Juve e Stoccarda tenta un diagonale che taglia l'area senza deviazioni, poi al 57' trova Glik da corner ma l'inzuccata del polacco (7 reti in 32 gare nella scorsa Serie A) è centrale. Anche i veronesi hanno un'occasione ma Castro è ostacolato di testa.
Meggiorini ci prova con una grande rovesciata su cross di Hetemaj, ma è Lucas Castro a bloccare al al 75' sfruttando le torri di Paloschi e Meggiorini per una fuga per la vittoria.
Felipe Anderson gioisce con Djordjevic. |
Non è però della Lazio l'avvio poiché già al 5' Rincon coglie un palo con un bel tiro da fuori. Il trequartista di Pioli da i primi segnali al 17' con una bella apertura di prima per Kishna il quale calcia però alle stelle. Il giovane del City, Ntcham, si fa vedere con un bel tiro da fuori che va largo di poco.
La gara viene sbloccata dal colpo di testa di Djordjevic che capitalizza un traversone dalla mancina di Senad Lulic.
Nella ripresa Anderson si scatena: prima ridicolizza Issa Cissokho facendogli rimediare due gialli in due minuti poi condanna Lamanna con un destro telecomandato sotto l'incrocio al 62'.
I rossoblu non ci capiscono più nulla e Pandev ne da prova facendosi cacciare a 5' dal termine per una gomitata a Mauricio.
Pareggia invece senza gol il Napoli sul neutro del Piero Braglia di Modena contro il Carpi il cui impianto del Cabassi non è a norma per la A: la squadra emiliana invece cerca di esserne all'altezza con l'ennesima prova d'orgoglio. L'11 di Castori rischia di veder svanire il punticino solo nel finale quando Callejon insacca, ma da posizione d'offside.
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