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mercoledì 14 ottobre 2015

Cile ed Uruguay le nuove forze del Sudamerica.
Annaspa l'albiceleste fischiata ad Asuncion.

Celeste y rojo sono le tinte del girone di qualificazione Conmebol che ha preso il via in questa settimana verso il Mondiale di Russia 2018.
L'Uruguay spicca nella notte insonne degli amanti del calcio d'oltreoceano con un sonoro 3-0 sulla Colombia di Cuadrado che già dopo 12' dimostra di non capir nulla del match del Centenario con un carriño che mette fuorigioco il compagno juventino Caceres, con probabile rinuncia alla sfida contro l'Inter del pelado.
La formazione di Tabarez conferma di non esser solo Suarez e Cavani, ambedue squalificati, ma di avere soprattutto tanta garra e doti acrobatiche di cui Godin resta il miglior rappresentante: suo l'1-0 con un consueto cabezazo su corner di Pereira al 34'.
Poetico il raddoppio casalingo al 50' con lob di Rolan su cross dalla trequarti di Lodeiro con velo di Stuani. La sfida si decide in questi istanti perché solo 4' più tardi Murillo prova ad emulare Godin ma coglie la traversa. Il sigillo finale è del subentrato Hernandez, ex Palermo, che mette l'ago nella cruna da posizione impossibile all'88' mentre Cuadrado si fa cacciare.

Dopo il 2-0 al Brasile, il Cile batte il Peru.
Il binomio cileno Sanchez-Vargas è invece fondamentale per il Cile nella trasferta del Nacional di Lima dove l'11 di Sampaoli s'impone con un divertente 4-2 sul Peru. Già al 7' si pensa ad un esito scontato quando Isla piega come burro la difesa casalinga con un filtrante per il gol di Sanchez ma Farfan pareggia in diagonale nel giro di 180'' e poi ribalta tutto dal dischetto al 35' coi suoi in 10 per il rosso a Cueva.
Sembra destinato ad un pessimo intervallo il Cile ed invece va al riposo in vantaggio grazie ad un tap-in di Vargas al 40' ed alla girata di Sanchez al 43'. Poker rojo in apertura di ripresa con fuga dell'ala dell'Arsenal ed assist per l'ex Napoli. Nel finale pregevole esterno destro di Guerrero per il 3-4.

Clamorose le condizioni dell'Atahualpa.
Sorride anche l'Ecuador che batte la Bolivia in altura su un campo in condizioni rese infami dalla pioggia. All'Atahualpa non si vuole però rinviare il match e la Trì se lo porta a casa dopo aver tremato per un incrocio colpito da Jhasmani Campos al 33' direttamente su piazzato. La svolta nel finale: all'80' Miller Bolaños insacca da due passi su lancio dalla trequarti ed allo scadere avviene la resurrezione di Caicedo che trasforma un netto penalty.
Con il doppio 2-0 delle prime due gare (in Argentina il primo), la formazione di Quinteros capeggia con Cile ed Uruguay nel gruppone sudamericano per Russia 2018.

Si fa male anche Tevez ad Asuncion.
L'albiceleste del Tata Martino non va.
Aspettando un'identità il Brasile trova i primi tre punti nella Lega Conmebol con un successo agevolato già dopo 36'' dal Venezuela che lascia libero per la battuta dell'1-0 Willian.
La Seleçao per una sera recita comunque un ruolo proprio costruendo la doppietta dell'esterno del Chelsea con una trama meravigliosa imbastita sulla sinistra da Filipe Luis che crossa con un doppio passo per Oscar il cui velo arma la lama affilata del compagno. Jimmy Santos riapre con un tap-in di ginocchio il confronto al 64' senza colpe da parte di Allison, preferito da Dunga al pallido Jefferson, ma un imperdonabile liscio di Amorebieta regala il 3-1 a Ricardo Oliveira, il 35 enne ex-milanista, mentre l'altro ex rossonero Kakà sta disputando l'ultimo quarto d'ora di match.
Non può invece esser contenta l'Argentina che impatta per 0-0 contro il Paraguay tra i fischi e le critiche a Lamela che si divora l'1-0 nel finale.

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