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domenica 7 giugno 2015

Morata gol a Berlino ma triplete del Barca.
Negato rigore a Pogba. Chiude Neymar.

Sei finali perse certamente sono un record difficile da eguagliare in UEFA Champions League dove la Juventus questa sera ha smarrito l'ennesimo treno verso la conquista del trofeo cedendo al Barca di Luis Enrique, superiore per qualità della rosa ma altrettanto in difficoltà nei 90' berlinesi dell'Olympiastadion.
Dal colpo di testa letale di Johnny Rep dell'Ajax nel 1973 alla fischio iniziale di questa sera ci sono 42 anni, ma la musica sembra sempre la stessa dopo appena 3 minuti: Neymar punta sulla sinistra la difesa rivale e mette in mezzo per Iniesta che beffa uno statico Vidal e scarica per Rakitic il cui tap-in mette su una strada in salita il sogno bianconero.
La Juve, parsa inizialmente vivace con Morata, passa 20' di terrore e Buffon salva con la manona il raddoppio catalano in controtempo su Alves. Spompi invece da fuori Marchisio e Pogba.
Suarez a fine tempo viene invece fermato da Buffon sul primo palo.

Alvaro Morata fa 1-1 all'Olympiastadion.
La Juve torna trasformata in campo ad inizio ripresa dopo un altro intervento di Buffon in uscita su Neymar. Ci provano i bianconeri e Marchisio da fuori si fa più pericoloso. La manovra pare più fluida e meno arrischiata. Occorre un episodio per creare grattacapi a Ter Stegen la cui difesa ha già dato prova di non esser impeccabile. Al 55' Marchisio con un colpo di tacco inventa un corridoio per Lichtsteiner il cui cross arretrato trova Tevez, che lascia scorrer sul mancino e spaventa il portiere blaugrana, non pronto nella respinta. Morata invece è prontissimo e si festeggia l'1-1.
La Juve è nel suo momento migliore: Tevez ha il colpo in canna su tocco di Vidal ma alza troppo la mira e poco dopo un'altra occasione d'oro arriva sui piedi di Pogba.

Manca un rigore su Pogba e il Barca va.
Un rigore netto per tutti però diventa la recriminazione bianconera di questa ennesima sfortunata notte europea quando Cakir non vede la trattenuta di Alves sul francese pronto a girarsi.
Al 68' la giostra gira ed i circensi catalani trovano una ripartenza letale negli spazi lasciati un pò aperti da una Juve che viaggia col vento in poppa, ma ignara dell'iceberg che rappresenta il gol di Suarez segnato dopo la respinta di Buffon su Leo, rete che diventa purtroppo insormontabile.
Il Barca perde tempo con maestria, spaventato dall'orgoglio torinese che si dimostra nell'ultimo tentativo di Marchisio con un fendente da fuori su cui Ter Stegen guadagna un buon voto, ed all'ultimo respiro, minuto 97, chiude con Neymar quando la Juve cerca ormai l'ultima speranza per sollevare la Coppa dalle grandi orecchie, ancora lontana per le lacrime di Pirlo da Torino, come dal Delle Alpi nel passato, anche dallo Stadium di oggi.


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