Mancini ben fa dunque a dar fiducia al serbo con Palacio in luogo di Perisic e Icardi. Dopo 2' infatti el Trenza sfonda a destra procurando una ghiotta occasione a Melo che accorre in area ma spara alto di prima intenzione. Il brasiliano poi rimedia una botta al capo in uno scontro con Medel dopo un bel mancino di Ljajic fuori di un amen.
La squadra nerazzurra potrebbe chiudere meritatamente in vantaggio la frazione ma Perin fa un miracolino sulla zuccata di Ljajic su cross di Telles.
Adem Ljajic gode, Mauro Icardi rode. |
Melo nel frattempo ha fatto spazio a Brozovic con forti giramenti di testa, mentre Gasp vorrebbe fare qualche cambio incisivo ma viene penalizzato dalla squalifica cercata da Pavoletti (tre giornate) tanto è che Capel e Pandev non incidono.
A 15' dal termine Perisic rileva uno Jovetic incredibilmente opaco e rischia il bis in uno scambio con Ljajic. L'Inter chiude con 3 punti, in vetta a 33, ed in 10 per il doppio giallo a D'ambrosio, assai ingenuo nel fallo decisivo all'87' su Perotti.
Szczesny ferma Belotti con un miracolo. |
Non demeritano infatti i granata già ad un passo dal gol al 3' con Belotti ad irrompere su cross di Baselli da sinistra ed un grande Szczesny in tuffo mentre al 6' sulla botta da fuori di Bruno Peres Digne rischia l'autorete con una deviazione verso l'incrocio.
Al 25' la Roma deve inserire Iturbe per Gervinho che si strappa, ma la formazione giallorossa trova con Dzeko in avvio di ripresa la prima palla gol su lancio di Florenzi dalle retrovie. La sua deviazione tuttavia non è fortunata con Padelli nella terra di nessuno.
Il portiere del Toro però sembra letteralmente svenire su un piazzato verso l'area di Pjanic all'83' col pallone che entra lemme lemme in porta. Comunque va dato merito all'ex Liverpool di fermare allo scadere Dzeko lanciato da un errore difensivo, così quello che sembra esser l'ultimo photophrame della partita diventa l'ancora di salvezza per i granata che acciuffano un rigore quanto mai ingiusto al 93' mentre Manolas sottrae la sfera a Belotti: Maxi Lopez non s'impietosisce dagli 11 metri e Garcia, nonostante il suo arrocco, dovrà dar ancora spiegazioni in settimana per il gioco latitante dei suoi, non potendo tuttavia permettersi, nel modo più assoluto, di mancare di vincere col Bate in casa in Champions. A quel punto se la Roma salutasse la coppa, il tecnico saluterebbe la capitale.
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