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domenica 20 settembre 2015

BACCA è il frutto della passione rossonera.
Colombiano decisivo. Prova corale sul Palermo.

Milano è tornata città importante nel calcio italiano. Se l'Inter del ciclo Mancini 2.0 infatti comanda con punteggio pieno e massima fiducia nelle giocate di Jovetic ed in una ritrovata solidità difensiva, il Milan si dimostra arcigno ed impettito nell'impegno serale del Meazza valevole per l'anticipo della terza giornata contro il Palermo.
E' un Milan dove persino Keisuke Honda sembra sveglio pronto subito ad un semilob mancino poco fortunato, ma l'asso nella manica per Mihajlovic è senza dubbio Carlos Bacca che al 21' apre le marcature con un delizioso tocco d'esterno sul lavoro di Bonaventura che lo serve di tacco dopo la spizzata su cross da destra di Calabria, giovane di grandi speranze.
Tutto il meglio ed il peggio del Milan in 11': al 32' infatti Diego Lopez esce a vuoto su corner e Hiljemark deposita in rete di testa.
Non è una notizia che la difesa per il team meneghino sia un punto debole, mentre è invece una notizia la reazione del Milan. Prima Bacca si mangia i rivali e viene steso da Struna in area senza guadagnare il giusto rigore poi l'ex Siviglia tenta addirittura una rabona su errore di Sorrentino.
Infine Bonaventura mostra la sua classe con una punizione vincente al 40' sotto l'incrocio a destra di Sorrentino.

Gloria per lo svedese Oscar Hiljemark.
La sfida personale tra Bacca e Hiljemark continua nella ripresa. Il biondone festeggia la doppietta al 72' grazie ad un bellissimo servizio di prima realizzato per lui col tacco dal neo-entrato Alberto Gilardino. Nulla può questa volta la retroguardia per la velocità e l'acume della giocata che mette il rivale davanti alla porta.
Il Milan può giocare e lo fa finalmente da squadra. C'è anche Kucka che da destra fa la scelta giusta con un bel cross per il solito numero 70 il quale nemmeno a dirlo la butta in rete con una torsione aerea da campione quale probabilmente è.
Il Palermo vuole comunque tornare a casa avendole provate tutte. Hiljemark cerca così persino la tripletta ma Diego Lopez pensa che sia un'esagerazione. Ci prova da fuori anche Vazquez eppure nulla cambia. Mihajlovic festeggia il secondo successo dopo il k.o. per 2-0 all'esordio a Firenze.

Il momento decisivo si chiama Big Mac!
Non basta lo sprint iniziale all'Udinese per aver ragione in casa dell'Empoli che rimonta al Friuli e passa con un sorprendente 2-1.
In soli 4' i casalinghi sono però in vantaggio con la rimessa di Ali Adnan per Di Natale il quale di prima crossa per Zapata, pronto a cogliere l'attimo per la sua prima rete in maglia bianconera che arriva di testa. Al 31' Totò lanciato in profondità controlla male proprio di testa sprecando il raddoppio. Sembra un Udinese torrenziale quella che si esibisce davanti al proprio pubblico però ad un passo dal raddoppio su corner del suo capitano Koné trova le manone di Skorupski sulla deviazione da 2 metri.
Saponara da la scossa nella ripresa con uno spunto in dribbling da fenomeno ma la sfera va larga d'un amen. I toscani cercano il pareggio che Big Mac trova in mischia al 69' ma l'arbitro lo cancella per offside. Leandro Paredes rimedia prontamente al 73' quando la formazione di Colantuono è ormai in 10 per il secondo giallo a Koné. Il centrocampista empolese piazza in buca dal vertice sinistro dopo un liscio d'un compagno. Quando Karnezis mura Saponara ad un soffio dal sorpasso il punticino sembra scontato ed invece Maccarone uncina alle spalle del portiere l'ultima palla utile. Impresa biancazzurra.

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