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lunedì 22 febbraio 2016

Spalletti zittisce Totti e tutti. 5 reti al Palermo.
La Fiorentina soffre ma resta terza a +2

Chi vince ha ragione sempre, o quasi. Spalletti nel dubbio scongiura ulteriori polemiche legate ad un eventuale fallimento nel match col Palermo con una sonora cinquina ai rosanero di Iachini.
Se il buongiorno si vede dal mattino, il buonasera di Dzeko non è dei migliori con un clamoroso piattone a porta sguarnita mandato verso la bandierina del palo opposto sull'assist di Maicon, ma la punta bosniaca si sblocca poco dopo con un grande controllo di petto su assist di Pjanic dalla trequarti. Quando Keita bissa al 52' persino, Totti dopo le estenuanti chiacchiere sul rapporto con Spalletti per la scelta sulla susa titolarità, abbozza un sorriso in tribuna.
Non abbozza la Roma che con Salah cala il poker nel giro di 180'': l'egiziano prima segna con un bel diagonale mancino, poi al 62' trova un capolavoro dalla linea di fondo dopo la respinta di Alastra.
Sulle ali dell'entusiasmo trova la doppietta anche il giocatore più contestato: Dzeko al 90' si erge perentorio di testa su cross di Perotti e cala il pokerissimo.

Esulta Kalinic, sbloccatosi a Bergamo.
Tutto in 45' a Bergamo dove il secondo tempo è determinante per la sudata vittoria della Fiorentina.
Il match con l'Atalanta si sblocca all'improvviso dopo 67' sull'assist di Tello per Fernandez che insacca inconsuetamente con un colpo di testa. La Dea, che fin lì ha fatto solo collezione di gialli (Pinilla, Dramé, Cigarini e Conti), sembra spacciata quando l'ex Barça raddoppia all'81', ma Conti la riapre pochi istanti dopo. I nuovi entrati diventano a quel punto decisivi per Sousa con cross di Valero per l'1-3 di Kalinic il quale torna a segnare dopo due mesi. Pinilla fissa il punteggio sul 2-3 ma gli orobici chiudono in 10 per il secondo giallo ad Andrea Conti.
Passa decisamente dalle mani di Perin il successo del Genoa sull'Udinese perché il portiere dorme al 33' sulla punizione di Adnan per il primo gol iraqeno della Serie A ma diventa decisivo allo scadere quando i suoi hanno ribaltato la situazione. Cerci fa 1-1 dal dischetto al 57', Matavz si fa murare ad un passo dal gol ma Laxalt porta in vantaggio il Grifone a 20' dal termine.
I 3 punti sono però minati da un rigore al 90'; tuttavia Perin ferma Di Natale dal dischetto.

Azione da Playstation sull'1-1 di Berardi.
Show-time Sassuolo al Mapei dove i neroverdi mostrano d'aver non solo continuità ma anche carattere nel vincer una gara inaugurata dal rosso a Missiroli (dubbio il secondo giallo al 32') grazie ad una rimonta dopo la rete di Zielinski su tocco di Saponara.
Bellissimo il pari di Berardi al 41', nato su azione d'angolo con tacco di Cannavaro e mancino di controbalzo dal limite del bomber scuola Juve. Nel frattempo sono in 10 anche i toscani per il rosso a Tonelli che è nettissimo. Defrel ribalta la situazione con una doppietta ad inizio ripresa ma Maccarone fa ancor preoccupare i casalinghi trasformando al 70' un penalty guadagnato da Piu. Il Sassuolo conserva fino alla fine il vantaggio.
Conserva invece un prezioso punto il Carpi che esce indenne dall'Olimpico di Torino dopo qualche chances sprecata dai granata con Immobile nel primo tempo, ma soprattutto grazie ad un errore dal dischetto di Maxi Lopez al 78'. A reti bianche in un match incommentabile anche Frosinone e Lazio.

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