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martedì 8 febbraio 2022

Figc e Governo al lavoro per riaprire gli stadi al 75% dal 1° di marzo

Titolo

Il calo dei contagi potrebbe far diventare concreta una semplice “ipotesi”  


Verso la normalità! Oramai è più che conclamato e palese: la curva dei contagi al Covid-19 è in progressivo calo e tutti ci auguriamo di ritornare gradualmente alla paventata normalità senza però perdere di vista quelle che sono le regole di sicurezza che ci accompagnano oramai da due lunghissimi anni. Ritornare a vivere stando attenti, insomma, ma senza restrizioni esagerate. 
Ritornare a vivere significa, anche, andare “liberamente e tranquillamente” a guardare una partita di calcio allo stadio con tutta la famiglia, compresi bimbi e nonni. Lo auspicano tutti a partire dalle società che non hanno avuto entrate economiche per far fronte alle salatissime spese da affrontare, per finire agli addetti ai lavori e a tutto ciò che gravita intorno ad una partita di calcio, basket, pallavolo, pallanuoto oppure di bocce.  
Questo sogno potrebbe concretizzarsi dal 1° di Marzo: la Figc sta infatti lavorando col Governo per riaprire gli stadi con la capienza del 75% fino a raggiungere il 100% qualora i casi conclamati dovessero calare ulteriormente. Quello della capienza totale resta ancora un’ipotesi ma, come si apprende da un’agenzia ANSA, gli ultimi colloqui intercorsi tra il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, e il Ministro della Salute, Roberto Speranza fanno ben sperare per cui questa supposizione potrebbe rivelarsi "molto concreta" e l'obiettivo potrebbe essere ormai vicino. Sarebbe stato individuato anche lo strumento legislativo: un emendamento ad uno dei decreti Covid in sede di conversione. 

domenica 30 gennaio 2022

Oggi giorno di riposo, ma i colpi di mercato si susseguono in Serie B

Mihaila lascia il Parma

Notizie no-stop nonostante la chiusura allo Sheraton di Milano.
Domani ultimo giorno utile ma nessuno sta con le mani nelle mani.


Valentin Mihaila lascia il Parma. C’è l’Atalanta nel suo futuro attraverso la formula del prestito con obbligo di riscatto fissato a 13 milioni.
Da registrare il trasferimento del difensore 29enne Simone Sini dall’Alessandria al Renate con la formula del prestito temporaneo.
Il Cittadella avrebbe offerto a Simone Pontisso, centrocampista del Vicenza, un contratto fino al 2024. Sullo sfondo ci sarebbe anche il Pordenone. Lo scrive Trivenetogoal
Sembra quasi tutto fatto per il passaggio dell’attaccante Lorenzo Lucca del Pisa al Sassuolo. I toscani hanno già individuato nell'ex interista Puscas, ora al Reading, il sostituto naturale. E se arrivasse Lucca, Defrel potrebbe raggiungere subito Marco Giampaolo alla Sampdoria.
Giunge l’ufficialità della Cremonese che annuncia l’acquisto dell’attaccante Cedric Gondo della Salernitana.

giovedì 27 gennaio 2022

Reggina tante novità. Una sicuramente inaspettata


Taibi sta lavorando per arrivare a Pezzella della Roma. E Denis...

 
Quanta carne al fuoco per la Reggina! Nella giornata di oggi il Direttore Sportivo Massimo Taibi – in rappresentanza della Reggina – e Patrick Bastianelli, procuratore di Salvatore Pezzella, centrocampista classe 2000 di proprietà della Roma ma attualmente in prestito al Siena, proveranno a chiudere il passaggio del ragazzo con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Intanto Lorenzo De Santis, procuratore di German Denis ha dichiarato che il suo assistito potrebbe cambiare aria: "German sta bene e vorrebbe giocare. Per lui ci sono richieste anche dall’estero per cui non mi sento di escludere alcuna ipotesi ma resta il fatto che vorrebbe finire la sua carriera a Reggio Calabria ma nel contempo vorrebbe giocare". Una doccia fredda per i tifosi amaranto che hanno amato dal primo momento l’argentino, un’autentica bandiera degli ultimi tre anni.

domenica 22 novembre 2015

Alla scoperta dei più forti... d'Europa!

L'anno del Bayern! Sarà probabilmente ricordata così questa stagione.
Gli uomini di Guardiola ci hanno messo davvero poco a dimostrarlo: imbattibili in campionato (su 12 partite giocate 11 vinte e appena una pareggiata), quasi in Champions League, solo l'Arsenal fino ad ora è riuscito nell'impresa di sconfiggerli. Se a tutto ciò aggiungiamo un Robert Lewandowski nel suo anno di grazia, 14 reti in 11 partite (non aggiungo nel conteggio i goal con la maglia della nazionale polacca giusto perché nel girone se l'è anche vista contro il povero Gibilterra), i giochi sembrano praticamente fatti.
Eppure in Europa c'è una squadra che, in termine di risultati, è riuscita a fare anche meglio. Di chi stiamo parlando? Del Ferencvaros.

sabato 31 ottobre 2015

Lettera a Carraro: l'impossibilità di sognare!

F. Carraro, membro CIO.
Caro Carraro,  
a scriverle è un appassionato, anzi un innamorato del pallone, uno dei pochi rimasti. Perchè uno sport, scosso puntualmente da scandali scommese, dominato non è dalla passione ma dal 'Dio denaro', si fa sempre più fatica ad amarlo.
Le sue ultime dichiarazioni riguardo la famosa telefonata di Claudio Lotito su Carpi e Frosinone sanciscono la morte del calcio. In un mondo, come il nostro, basato sulle differenze: ricchi o poveri, del nord o del sud, morti di Serie A o di serie B; il calcio era l'unica cosa che ci faceva sentire tutti un pò uguali, fratelli, tutti membri di un'unica grande famiglia con un' unica grande passione in comune. Ma per voi, che detenete il potere, il calcio non deve essere questo, non tutti devono avere l'opportunità di sognare, soltanto le grandi piazze meritano determinati palcoscenici. Perchè sono le grandi, con i loro milioni di tifosi al seguito che comprano l'ultima maglietta (anche se non si capisce la differenza dalla precedente), che stipulano contratti televisi per seguire i propri idoli, ad arricchire le vostre tasche, non certo i pochi migliaia di supporter  fedeli di Carpi o Frosinone. Poco importa se, come dice lei, leggendo Frosinone gli stranieri hanno bisogno di una cartina, perché  il calcio non è denaro o marketing come lo avete reso, ma il calcio è vita, e tutti gli uomini meritano, almeno una volta nella vita, di sognare!

giovedì 22 ottobre 2015

Il calcio senza il tifo non vale un centesimo!

La tavola del calcio, venduta
dal club creatore, lo Sheffield.
21 Ottobre 1858. In questa data si tenne la prima seduta per regolamentare il gioco del calcio: 157 anni fa nacque il calcio, lo sport più bello di tutti, almeno secondo alcuni. Già, perché definire il calcio come uno sport, anche se il più bello, non rende l'idea di ciò che il calcio sia in grado di trasmettere. Umberto Saba nelle 'Cinque poesie sul gioco del calcio' scrisse: il calcio non è un semplice sport, il calcio è “consentimento”, un semplice pallone è uno strumento che offre agli uomini di uno stesso paese, di uno stesso luogo l’occasione di essere uniti e di realizzare uno dei pochi attimi sinceri del vivere umano. E se questo non era sufficiente nella poesia 'Goal', raccontando della gioia dei tifosi per un goal dei propri beniamini, aggiunse: Pochi momenti come questo belli.


C. Lotito spesso criticato dai tifosi laziali.
Ora Berlusconi lo vuol sindaco di Roma.
21 Ottobre 2015. Molto probabilmente, sentendo le notizie degli ultimi giorni, Saba si sta rivoltando nella tomba: tifosi di Roma e Lazio che per problemi con società, questura, prefetto diserteranno il derby; tifosi del Bayer Monaco, non del Poggibonsi (per intenderci), che non possono accompagnare i propri campioni nel delicato match di Champions contro l'Arsenal perché il prezzo dei biglietti è insostenibile... Tutto ciò mi porta a chiedermi: Ma nel calcio di oggi che ruolo hanno i tifosi? In un calcio dove ogni estate scoppia uno scandalo scommesse, in un calcio comandato da corrotti, in un calcio dove l' importante è litigare per accaparrarsi i diritti televisivi, quanto contano i tifosi? La nostra squadra del cuore può comprare campioni, vincere scudetti, Champions e chi più ne ha più ne metta, ma se noi non possiamo assistere a una loro partita che senso ha? Il calcio può anche essere lo sport più bello del mondo, ma senza noi tifosi il calcio non vale nulla!

mercoledì 14 ottobre 2015

Il PESO del calcio. Ronaldo, Cassano & co.
Come lo stile di vita ostacola il professionismo.

I "Ciacchi" del calcio "Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa della gola, come tu vedi, a la pioggia mi fiacco".
Con queste parole Ciacco, personaggio principale del VI canto dell'Inferno, si presenta a Dante e Virgilio. Ciacco, collocato da Dante nella terza cerchia dell'Inferno, Il peccato? L'ingordigia, per la Chiesa Cattolica, uno dei sette vizi capitali. Vizio che ha colpito moltissimi calciatori, ultimi in ordine di tempo: Adel Taarabt, ex giocatore del Milan, che in estate è stato acquistato dal Benfica a costo zero, ma che solo ora, dopo aver perso 6 kg, potrebbe fare il suo debutto da titolare contro il Vianense in Coppa di Portogallo, oppure Diego Costa, il cui stato di forma non proprio eccezionale ha condizionato l'inizio di stagione del Chelsea.
Ma chi sono i veri 'Ciacchi' della storia del calcio moderno?

mercoledì 30 settembre 2015

JUVEMERGENZA. Col Siviglia vietato sbagliare.
Forfait dell'ex Llorente allo Juventus Stadium.


Sono soltanto 19 i convocati di Massimiliano Allegri in vista del match di questa sera contro il Siviglia, allo Stadium, valido per il secondo turno della fase a gironi di Champions League. Zero sono le vittorie ottenute dai bianconeri davanti al proprio pubblico nella nuova stagione, e zero sono anche gli esterni difensivi di destra a disposizione del tecnico livornese per questa sfida. Nel ruolo, gioco forza, verrà adattato Barzagli, con Evra sul versante opposto. In mezzo al campo, invece, fiducia ad Hernanes, nonostante le brutte prestazioni del brasiliano in cabina di regia, vedi il match col Napoli, a discapito di Lemina, che si accomoderà in panchina. Si rivede fra i titolari anche Khedira, nonostante sia appena rientrato da un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per ben due mesi. Davanti spazio al tridente, composto da Cuadrado e Morata sugli esterni, con Dybala unico riferimento centrale.  Non servono calcoli, conta soltanto vincere, per spazzare via in un sol colpo critiche e tensioni varie, presenti ormai da troppo tempo nello spogliatoio della vecchia signora. Di contro, però, c’è il Siviglia. Le due squadre hanno diversi punti in comune in questo avvio di annata: l’andamento in campionato, con gli andalusi relegati al sedicesimo posto della graduatoria, coincidenza, con gli stessi punti di Buffon e compagni, soltanto 5; la vittoria nel primo turno del girone della massima competizione europea per club. Con un secco 3-0 rifilato al Borussia Moenchengladbach, al Sanchez Pizjuan, gli spagnoli condividono la vetta del gruppo D proprio con la Juventus, vittoriosa invece a Manchester, contro il City. Per ciò che riguarda la formazione ospite, invece, Unai Emery dovrebbe schierare dal primo minuti gli italiani Andreolli ed Immobile, quest’ultimo cresciuto nelle giovanili del club torinese, pronto a punire la società che lo ha lanciato nel calcio che conta, salvo poi cederlo, non credendo pienamente nelle potenzialità del capocannoniere della Serie A nella stagione 2013-14, con la maglia del Toro. Confronto inedito in gare ufficiali, con le due compagini mai affrontatesi, amichevoli escluse. Dirige l’incontro lo svedese Jonas Eriksson, vero e proprio porta fortuna per i bianconeri, viste le due vittorie ed un pareggio nei tre precedenti. 
Probabili Formazioni:
Juventus (4-3-3)
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra; Khedira, Hernanes, Pogba; Cuadrado, Dybala, Morata. A disposizione: Neto, Alex Sandro, Rugani, Pereyra, Lemina, Zaza, Vitale. Allenatore: M. Allegri.
Siviglia (4-2-3-1)
Sergio Rico; Coke, Andreolli, Kolodziejczak, Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi; Reyes, Krohn-Dehli, Konoplyanka; Immobile. A disposizione: Soria, Ferreira, Luismi, Matos, Iborra, Gameiro, Munoz. Allenatore: Unai Emery.

domenica 8 giugno 2014

Frosinone: lite tra tifosi. Uomo in coma.

Il dramma nella festa è l'ingrediente che accompagna ahi-noi spesso la gioia per un traguardo raggiunto in un campionato calcistico italiano.
Ieri la storia si è ripetuta al termine della sfida dello stadio Matusa tra Frosinone e Lecce che ha decretato la promozione dei ciociari dopo il 3-1 dei tempi supplementari. Un uomo di 45 anni nella fase finale del match discute animatamente con un altro tifoso venendo alla rissa con questi, poi batte la testa sulla gradinata senza mostrare segni di ripresa. Prontamente portato in ospedale dal 118, è ora in coma in condizioni purtroppo peggiorative e prognosi riservata. Nulla si sa dell'altro litigante.

martedì 2 luglio 2013

L'ultimo saluto al guerriero Borgonovo. V&P tra Sla, morti sospette e doping.

Onore ai vinti è una legge dello sport, ma talvolta anche della vita. Lo è nel caso della battaglia che Stefano Borgonovo ha condotto e continuerà a condurre dopo la sua morte contro la Sla che lo ha tenuto prigioniero per sei anni del suo corpo e di una postura della testa e degli arti costretti alla sedia a rotelle.
Nei funerali di ieri in molti hanno voluto sottolineare questo aspetto, da Maldini a Ferrara, da Sacchi al capitano dei tempi del Milan Franco Baresi; ma forse la più efficace manifestazione è stata quella dei tifosi del Como, squadra con cui l'attaccante esordì in A il 14 Marzo 1982, che hanno sfilato con uno striscione per le vie di Giussano: "Stefano sempre presente".